Virus oltre il confine

Coronavirus, primo caso in Svizzera: è un 70enne contagiato a Milano

A renderlo noto è l'Ufficio Federale di Sanità Pubblica.

Coronavirus, primo caso in Svizzera: è un 70enne  contagiato a Milano
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Coronavirus, primo caso confermato in Svizzera.

Coronavirus in Svizzera

Mentre in Italia e in particolare in Lombardia il numero dei contagiati del virus proveniente dalla Cina continua a salire (all’ultimo aggiornamento 212 nella nostra Regione), è stato confermato il primo caso in Svizzera. Si tratta di un 70enne residente in Ticino che è stato contagiato in Italia, a Milano. Ha presentato i primi sintomi il 15 febbraio.

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Ad annunciarlo sul proprio sito ufficiale è stato l’Ufficio Federale della Sanità Pubblica in una nota: “25.2.2020 – Primo caso confermato. Conferenza stampa alle ore 17”. Ulteriori dettagli quindi verranno resi noti in quella occasione. “Il paziente è stabile e ricoverato da ieri in un ospedale ticinese. Non cambia il rischio per la popolazione che viene considerato moderato” hanno spiegato in conferenza stampa le autorità svizzere.

“Ce lo aspettavamo, il Canton Ticino si era preparato"

“Ce lo aspettavamo, il Canton Ticino si era preparato – aggiungono – Se altri presenteranno i sintomi verranno trattati come casi sospetti e allora trattati e isolati. C’è una collaborazione con l’autorità italiana perché il contagio si è svolto a Milano. Verranno trovate le persone con cui è entrato in contatto. C’è stato un incontro con il Ministro della Salute italiano ma il caso in Ticino non cambia le reazioni rispetto a quello che è stato detto ieri. Si dovrebbe trattare di un caso isolato e non dovrebbero servire ulteriori precauzioni,Non abbiamo previsto di chiudere completamente le scuole ma se in un istituto si verificherà che c’è stato un contatto allora verrà chiusa quella specifica scuola. Al momento non sembra si debba procedere con queste misure” aggiungono.

I familiari non hanno sintomi

“Il rischio che la famiglia sia stata contagiata non va sottovalutato ma per il momento i familiari non hanno sintomi. Visto che hanno avuto contatti stretti ad ogni modo devono restare in quarantena. Le informazioni che abbiamo è che la persona aveva sintomi a livello respiratorio, era a casa e sotto cura medica. Tre giorni fa, dopo i casi in Italia, è stato ospedalizzato come caso dubbio ed è stato sottoposto al test che è risultato positivo”.

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