Coronavirus Lombardia: la conferenza stampa in Regione VIDEO
Dai 14 casi di ieri, 21 febbraio 2020, cui si aggiungono i 2 in Veneto, si è passati ai 27 di questa mattina ma i numeri potrebbero essere in aumento.
La situazione emergenziale del Coronavirus in Lombardia ha spinto la Regione ad anticipare la conferenza stampa che era stata annunciata inizialmente per le 15. Il governatore Attilio Fontana e l’assessore alla Sanità Giulio Gallera hanno fatto il punto sulla situazione legata al Coronavirus. Dai 14 casi di ieri, 21 febbraio 2020, cui si aggiungono i 2 in Veneto, si è passati ai 27 di questa mattina ma i numeri potrebbero essere nuovamente cambiati.
Coronavirus Lombardia: la conferenza stampa in Regione
“C’è stato un lunghissimo confronto con il Governo e le altre Regioni per chiarire l’evoluzione” ha esordito il presidente della Regione Fontana. Il totale è salito a 39 contagiati. Anche in Veneto 12 casi positivi
“Da un lato si conferma che l’area del Basso Lodigiano è il centro di un focolaio, possiamo dirlo in maniera certa. Le situazioni di positività che stiamo riscontrando hanno avuto contatti con l’ospedale di Codogno tra il 18 e 19 – ha spiegato l’assessore al Welfare Giulio Gallera – Abbiamo fatto 259 screen di campioni, un numero molto alto. I risultati ci hanno detto che nell’area di Codogno ci sono 35 persone positive. Di queste nella giornata del 20 gennaio è stata rinvenuta al proprio domicilio una donna di 77 anni morta. Post mortem è stato fatto il tampone che è risultato positivo ma non sappiamo se sia la causa della morte”.
“Ieri a Cremona è stata riscontrata un’altra positività in una donna di 38 anni che era in ospedale da qualche giorno con la sintomatologia classica: febbre, affaticamento. Aveva avuto un contatto con una persona che era stata all’ospedale di Codogno” ha proseguito l’assessore.
“A Pavia altre due positività residenti a Pieve Porto Morone, un pediatra e un medico di medicina generale. Hanno ambulatori sul territorio. Stiamo andando a investigare i contatti” ha proseguito.
“Le misure assunte ieri stanno dando risultati positivi, le persone stanno restando a casa. Obiettivo è contenere il più possibile la diffusione. Nell’aria del focolaio le misure messe in campo sono positive” aggiungo da Regione.
“Agli ospedali abbiamo dato indicazioni chiare su quali devono essere le modalità e i dispositivi di tutela nelle aree a rischio più elevato – ha spiegato la dirigente del Welfare Gramegna – E’ stato previsto un settore separato nei pronto soccorsi in caso di sospetti coronavirus”
“Una delle due strutture militari sono pronte. Una delle nostre proposte al Governo prevede l’utilizzo di una di esse. Aspettiamo riscontro” ha spiegato il Governatore.
“Non è una pandemia, per ora non ci sono motivi perché nel resto della Regione vengano prese misure di alcun tipo dal punto di vista sanitario” ha concluso Gallera.