Arrivano i sassi gialli per combattere esondazioni e frane
Avveniristico studio del Politecnico di Lecco
Sassi gialli nel torrente per monitorare il dissesto idrogeologico. Il Comune di Lecco ha affidato uno studio sul Caldone al Politecnico che sta dando importanti risultati.
Sassi gialli, sentinelle di sicurezza
Ma come funzionano? I sassi gialli di fatto fungono da sentinelle segnalando direttamente l'eventuale spostamento dei detriti del torrente. Lo fanno grazie a un sensore inserito al loro interno. Grazie ai dati raccolti è possibile quindi prevedere l'esondazione del torrente e correre quindi ai ripari prima delle frane. Un singolare modo per garantire la sicurezza dei cittadini.
Gli esperimenti
I risultati dei primi esperimenti sono stati anche presentati a Madrid in occasione di “HydroSenSoft”. Si tratta di un evento dedicato alla presentazione di sensori innovativi per il monitoraggio idraulico-ambientale. Segno che la sperimentazione lecchese può essere esportata con successo
Clima sorvegliato speciale
“I cambiamenti climatici di questi anni – commenta Bolognini - ci impongono di adeguare il processo di pianificazione e prevenzione per ridurre il rischio idrogeologico soprattutto in un territorio come il nostro, in cui le abitazioni e le attività antropiche sono sorte lungo i corsi d'acqua. Il progetto prevede l'impiego di tecnologie sperimentali ma low-cost (a catturare l’attenzione i “sassi gialli” posizionati nel torrente), valore aggiunto in un momento di difficoltà economiche per gli enti pubblici. Ringrazio il Politecnico e i suoi docenti per la professionalità e la proficua collaborazione in un progetto di ricerca in cui il Comune crede fortemente".