Rosario e Sardine nella piazze rese celebri dalle alborelle del sindaco Bodega
Una bella sfida non voluta certamente dal caso ma studiata a tavolino nel segno di una contrapposizione fiorita e sperimentata in Emilia Romagna.

Scherzi della storia, probabilmente ad insaputa dei protagonisti. L'iper cattolico e madonnaro Matteo Salvini scenderà nella piazza intitolata a Cermenati, campione dell'anti clericalismo, uno di quelli che i simboli religiosi li avrebbe bruciati. Ma da studioso amava confrontarsi con l'abate Stoppani su temi sacri. Le Sardine guizzano in piazza Garibaldi. Saranno più di mille per lo sbarco in città alla stessa ora e in una vasca contigua a quella di Salvini?
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Rosario e Sardine nella piazze rese celebri dalle alborelle del sindaco Bodega
Una bella sfida non voluta certamente dal caso ma studiata a tavolino nel segno di una contrapposizione fiorita e sperimentata in Emilia Romagna. Come sono lontani i tempi nei quali le due piazze del centro erano occupate dalla Festa dell'alborella. Con l'aggiunta della polenta erano le stagioni del sindaco Lorenzo Bodega, il pieno era assicurato e a venire in centro non erano solo i lecchesi, ma anche i turisti fuori porta, quelli che se c'è da abbuffarsi gratis non mancano un colpo. E' un fenomeno diffuso che non riguarda certo la nostra riva perchè basta spostarsi si 80 chilometri per ritrovarsi a Sondrio nel bel mezzo di quella manifestazione internazionale sulla montagna che raduna ogni anno decine di migliaia di appassionati che intrecciano la curiosità e il gusto per le cime condite in tutte le salse, con bresaola e bitto serviti con generosità. Come dire tranci d'affetto per una rassegna ormai celebre e tranci d'affettato per chi non perde il vizio di farsi prendere dalla gola.
Marco Calvetti