Carta di identità falsa per nascondere il suo passato: arrestato 71enne
L'uomo era destinatario di un ordine di carcerazione per i reati di truffa aggravata e falso.

Carta di identità falsa per nascondere il suo passato: arrestato 71enne. Nel pomeriggio di domenica 22 dicembre 2019, dopo accurati accertamenti investigativi, personale della Polizia di Stato - Squadra Volanti, ha riscontrato anomalie sul documento esibito all’atto della registrazione in una struttura ricettiva nel Comune di Calco da parte di un soggetto 71enne, di nazionalità italiana, che risultava verosimilmente destinatario di un ordine di carcerazione. In particolare, all’occhio attento dei poliziotti subito ha destato sospetto il fatto che il documento consegnato, una carta d’identità, non recasse una numerazione alfanumerica, bensì solo numeri.
Carta di identità falsa per nascondere il suo passato
Da ulteriori accertamenti svolti il soggetto è risultato destinatario, con tutta probabilità e previo accertamento della sua esatta identità, di un ordine di carcerazione per i reati di truffa aggravata e falso. Giunti sul posto, gli agenti della Squadra Volanti insieme ai colleghi della Squadra Mobile si sono fatti accompagnare dal gestore davanti alla porta della camera occupata dal 71enne e hanno effettuato il controllo
La vera identità
Il documento è risultato effettivamente essere contraffatto per una serie di dettagli tecnici, come la mancanza del timbro a secco in rilievo, la numerazione non conforme e diciture non presenti sull’ordinaria carta d’identità. L'uomo a quel punto è stati veniva accompagnato in Questura dove, in seguito ad approfonditi accertamenti, è stata appurata la sua vera identità.
L'arresto
Non essendovi quindi ulteriori dubbi sul soggetto destinatario del provvedimento dell’ordine di carcerazione e del fatto che il V.G., classe 1948, possedesse ed utilizzasse un documento falso, l'uomo è stato veniva tratto in arresto per il reato di possesso di documenti di identificazione falsi e successivamente trasferito in carcere
Nella mattinata di ieri l' arresto è stato convalidato e in Tribunale a Lecco è stato celebrato il giudizio direttissimo, dove è stata applicata la pena su richiesta delle parti di un anno e quattro mesi di reclusione.