Pugno in faccia, Zamperini (Fratelli d'Italia) finisce al Pronto soccorso
L'ex consigliere comunale aggredito questo pomeriggio dentro un bar di Lecco. "Gesto folle ma premeditato". L'aggressore legato ad ambienti anarchici.
Giacomo Zamperini aggredito da uno sconosciuto dentro un bar di Lecco. Lo sconcertante episodio è accaduto nel primo pomeriggio di quest'oggi, lunedì. L'ex consigliere comunale, esponente di Fratelli d'Italia, è finito al Pronto soccorso con vistose ecchimosi al volto. Il segno lasciatogli dal pugno sferrato all'improvviso da un giovane uomo che la Digos avrebbe già individuato come appartenente ad ambienti anarchici.
Zamperini non ha dubbi: "Azione premeditata"
E' lo stesso Zamperini, telefonicamente raggiunto in Pronto soccorso dove atteneva di farsi refertare, a raccontate quello che gli è accaduto. L'esponente di Fratelli d'Italia non ha dubbi: "Si è trattato di un'aggressione a mente lucida, direi anzi premeditata per come si sono svolti i fatti".
"Verso le 14 ero entrato in un bar per prendere un caffè. Al mio ingresso qualcuno che mi conosce mi ha salutato per nome - ricorda l'ex consigliere - Ad un tavolo c'era un giovane seduto, con un Pc davanti. L'ho visto alzarsi, chiudere il computer e poi uscire. Ma pochi minuti dopo è rientrato e mi si è fatto incontro. Mi ha chiesto se ero Giacomo Zamperini. Io ero ben contento di essere stato riconosciuto. Gli ho porto la mano, sorridendo. Ho capito che qualcosa non andava quando lui ha evitato di stringermela. Sono rimasto di stucco quando lo sentito dire 'le azioni avranno conseguenze'. Subito dopo mi ha sputato addosso e colpito con un pugno in faccia".
"Non dimenticherò mai quella faccia"
Questa l'assurda sequenza dell'aggressione. Dopo di che il giovane - secondo Zamperini sui trent'anni o poco più ("non era certo un ragazzo") - ha infilato la porta e se ne è andato. Una volta fuori pare sia salito su un'autovettura, la stessa sulla quale poco prima aveva ricoverato il suo pc. "Roba da folli, ma folli lucidi" commenta la vittima. "Quella persona era lì da sola. Mi ha riconosciuto soltanto perché ha sentito il mio nome quando mi avevano salutato. Il fatto che abbia portato via il computer e poi sia tornato per aggredirmi significa che non si è trattato di un gesto impulsivo. E per quello che mi è sembrato era assolutamente sobrio. Ho ancora adesso vedo la sua faccia davanti a me. Non la dimenticherò mai".
L'aggressore già identificato dalla Digos
Avvisati dell'accaduto, nel bar sono arrivati gli agenti della Digos della Questura di Lecco. "Hanno raccolto la mia testimonianza e mi hanno invitato a recarmi in Pronto soccorso per farmi refertare, quindi a sporgere denuncia" spiega Zamperini. Secondo il quale la Digos avrebbe già identificato l'aggressore. "Pare si tratti di una persona legata agli ambienti anarchici" riferisce l'esponente di Fratelli d'Italia.
"Credono di poterci trascinare nell'odio"
"Se questa aggressione voleva essere un tentativo per intimidirci e tapparci la bocca, allora non è andata a buon fine" dichiara Zamperini dall'Ospedale. "Noi continuiamo a credere nella democrazia di un confronto schietto, aperto ma sempre civile. Se alzando le mani su di noi pensano di trascinarci in una spirale di odio, si sbagliano di grosso. Ringrazio chi in queste ore mi ha espresso solidarietà e invito tutti ad aiutarci per ristabilire il clima di serenità e rispetto reciproci che deve esserci sempre, anche quando si parte da punti distanti".
Solidarietà del Consiglio comunale
L'episodio ha avuto eco nel Consiglio comunale riunito questa sera a Palazzo Bovara. A riferire lo sconcertante accaduto è stato il consigliere di Ncd Filippo Boscagli: "E’ stato aggredito senza un particolare motivo. L’unica sua colpa è quella di essere appassionato di politica. Giusto esprimergli vicinanza in modo unitario”. L'assise cittadina, attraverso il suo presidente Giorgio Gualzetti, ha subito espresso solidarietà all'ex consigliere.
"Pronto a ritirare la denuncia se si scusa"
"Sono pronto a ritirare la denuncia se chi mi ha aggredito chiederà scusa per quello che ha fatto" annuncia infine Giacomo Zamperini. "Non deve più capitare ad alcuno di essere fatto bersaglio di violenza per le sue idee e il suo impegno in politica. Dobbiamo essere uniti e solidali: la violenza va condannata e basta".