Rilancio delle Province: via libera in commissione regionale
Proposta di Risoluzione sul riordino delle Autonomie locali approvata ieri, 5 dicembre 2019, a maggioranza dalla Commissione Autonomia presieduta da Mauro Piazza (Forza Italia)

Le Province sono nate con territori ben identificabili e come forma organizzativa ben prima della nascita dello Stato italiano. Rappresentano le comunità ma con la legge 56/2014 sono state “svuotate” facendo così mancare un modello razionale di governo che ha avuto e rischia di avere pesanti ripercussioni sui servizi nei territori. Da qui la necessità di una revisione della legge che deve anche prevedere la reintroduzione dell’elezione diretta del Presidente e del Consiglio e il ripristino della Giunta provinciale.
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Rilancio delle Province: via libera in commissione regionale
Sono questi alcuni passaggi della proposta di Risoluzione sul riordino delle Autonomie locali approvata ieri, 5 dicembre 2019, a maggioranza dalla Commissione Autonomia presieduta da Mauro Piazza (Forza Italia) che andrà al vaglio dell’Aula per la sua approvazione definitiva il prossimo gennaio . Il documento, messo a punto dallo stesso Presidente Piazza e dal Vice Presidente Alessandro Corbetta (Lega), sottolinea l’importa di creare “un corretto e più efficiente governace del sistema Regioni e autonomie locali, con adeguata distribuzione di competenze e funzione e relative necessarie risorse”.
La proposta di Risoluzione punta su 4 punti
Un rilancio per Province e Citta Metroplitane che secondo la proposta di Risoluzione punta su 4 punti: organi politici riconosciuti la legittimazione popolare con il voto, funzioni di area vasta per definite, autonomia finanziaria per assicurare le risorse necessarie utili per coprire le funzioni attribuire, organizzazione e personale per garantire la piena funzionalità degli apparati amministrativi.
Il documento sollecita poi la piena attuazione della Costituzione ed evidenzia la richiesta di maggiore autonomia, ai sensi dell’articolo 116, terzo comma della Carta Costituzionale.