“Someanza o del Trovante”, Aperitivo poetico: appuntamento a PeregoLibri con Gaetano Orazio
Appuntamento giovedì 17 alle ore 18.30 A Barzanò
Appuntamento giovedì 17 alle ore 18.30 per un “Aperitivo poetico” con Gaetano Orazio a PeregoLibri di Barzanò. Si tratta di una nuova tappa del percorso espositivo itinerante “Someanza o del Trovante” che vede attive numerose mostre dell’artista di Barzago. Il progetto espositivo ha preso le mosse dall’inaugurazione lo scorso settembre della prima mostra presso la sede della Nostra Famiglia a Bosisio Parini, ed è proseguita con l’esposizione all’Api di lecco, al convento di Santa Maria della vite ad Olginate, al Chiostrino Artificio a Como, sedi in cui è attualmente possibile veder le opere. Già in calendario altri eventi: sabato 26 ottobre alle 18 si inaugurerà una nuova sezione alla Galleria Domus Art di vedano al Lambro e a novembre sarà la volta della Biblioteca civica di Costa Masnaga (16/11) , del Liceo Linguistico Parini a Barzanò (22/11), previsti anche due eventi fuori provincia: la galleria Triangolo arte di Bergamo (15/11) e lo studio Balini il 30/11, sempre a Bergamo.
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Aperitivo poetico: appuntamento a PeregoLibri con Gaetano Orazio
L’aperitivo poetico” sarà un’occasione per fare la diretta conoscenza dell’artista “prestato alla pittura “ come lui stesso afferma.
In realtà Gaetano Orazio è anche un poeta davvero dotato, benché schivo: i suoi componimenti hanno colpito Maurizio Cucchi ed Erri de Luca, che si occupò anche di una prefazione ai suoi scritti.
“Somenaza o del trovante” è il titolo, oltre che delle mostre, del catalogo edito da Cattaneo Editore e ideato da ZampeDiverse: un catalogo che comprende una presentazione a fumetti oltre a dipinti e scritti di Orazio.
“Someanza o del Trovante”
Ma che cos’è il Trovante? Se lo chiedete ad Orazio vi risponderà “il mio committente. Il cerchio che si chiude. La risposta alla domanda a chi somiglio io?”.
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E per lui è cosi: si tratta di una figura antropomorfa che ha cominciato ad emergere nei suoi cicli pittorici oltre 25 anni fa, nelle sue sessioni di pittura sulla rive del Rio Toscio, dopo il lavoro in fabbrica. Sulle rive del fiume, alla ricerca della propria identità, dipingendo e diventando acqua , sasso , pietra, insetto, salmandra, emergeva lentamente alle sue spalle e nei suoi dipinti quest’ombra, questa presenza. Poi un giorno, come accade sempre, quasi per caso l’ombra l’ha vista davvero: a dir la verità l’ha vista e segnalata sua moglie, mentre erano in auto in un giorno di Giugno del 2018. Vederla, dopo averla intuita, evocata, dipinta è stata letteralmente “la chiusura del cerchio, il compimento”.
Di questo si parlerà con Marta Perego, una degli entusiasti partner del progetto di esposizione itinerante, durante l’aperitivo poetico: di Trovanti, quello di Orazio, l’artista sciamano capace di evocare il daimon, dargli forma e vederlo rivelato, e quello di ciascuno di noi, la radice del nostro agire.