Lega: “Assoluzione togolese è emergenza sicurezza”
I parlamentari leghisti: "Davanti a un verdetto di tale portata, non si può rimanere indifferenti. Chiederemo al ministro Bonafede di riferire in aula”

Assoluzione per totale infermità mentale dell'aggressore del sottopasso ferroviario: la Lega annuncia un'iniziativa parlamentare. “Davanti a un verdetto di tale portata, non si può rimanere indifferenti. Chiederemo al ministro Bonafede di riferire in aula”.
Assoluzione di Manef Cocobissi
Così i deputati e senatori della Lega Giulio Centemero, Roberto Paolo Ferrari, Alessandra Locatelli, Nicola Molteni, Eugenio Zoffili, Paolo Arrigoni, Antonella Faggi e Erica Rivolta sulla scorta dell’assoluzione del 24enne togolese che lo scorso mese aveva aggredito due donne nel sottopasso della stazione ferroviaria di Lecco.
"Siamo alla farsa"
“Siamo davanti all’ennesima farsa" affermano gli esponenti della Lega. "E' una falla del nostro sistema giudiziario l'automatismo processuale con il quale, ogni volta che viene evocata l’infermità mentale, corrisponde un’assoluzione, soprattutto quando a commettere il fatto sono immigrati. Uno stato di diritto solo per taluni e non per gli italiani".
"Con questa assoluzione non c'è solo il rischio di creare attenuanti, precedenti a chi arriva nel nostro paese e può aggirarsi indisturbato colpendo violentemente due cittadine, rimanendo così impunito" continuano i parlamentari. "C'è anche un ulteriore pericolo: quello che queste situazioni possano generare un senso di insicurezza e sfiducia".
I lumbard invocano la certezza della pena
"Davanti a queste ingiustizie, è necessario non alimentare la rabbia e la frustrazione che provano i nostri cittadini e le forze dell’ordine, che con grande professionalità si sacrificano per la nostra sicurezza" proseguono i parlamentari. "Serve accompagnare il sistema verso una riforma equa e garantista. Serve certezza della pena: colpevoli in galera e innocenti liberi".
Riforma del Decreto sicurezza
"Il battibeccare di queste ore tra gli esponenti del governo sulla riforma è la riprova che non c'è una convergenza di intenti e un reale interesse per l’emergenza sicurezza in Italia. C'è solo un “tirare a campare” per garantirsi l’agognato stipendio a fine mese e la tanto ambita poltrona. Nel frattempo continuano a verificarsi casi di violenza, come in queste ore. Sempre nella stazione di Lecco, dove un senegalese ha tentato di rubare la pistola ad un agente dopo aver spintonato una giovane ragazza”.
Leggi anche:
Assolto l’aggressore del sottopasso. Sua mamma ha abbracciato le vittime
Minacce e violenza in stazione a Lecco, arrestato un 21enne