Tentata truffa alla Gilardoni il malvivente riesce a fuggire RICERCATO
L'abile truffatore ha finto di avere grossi contatti con l'industria petrolchimica e addirittura con un ministro algerino.
Incredibile vicenda a Mandello. Gli agenti della Polizia Locale sono riusciti a sventare una tentata truffa alla Gilardoni ma il malvivente è riuscito a fuggire e ora è ricercato. Si tratta di Giorgio Valle, 67 anni, originario di Sondrio. L'uomo è un abile malvivente, con precedenti per truffa e identità fasulle sia in Italia che all'estero. Chiunque dovesse vederlo deve contattare immediatamente la Polizia Locale di Mandello al numero 0341 703 192.
Tentata truffa alla Gilardoni
Un piano ben pianificato quello che ha tentato di mettere a segno Valle. Ma andiamo con ordine. Tutto inizia quando l'uomo, che come detto non ha una fedina penale immacolata, era arrivato a Mandello dopo che era stato espulso dalla Francia. Lì infatti il valtellinese aveva subito una condanna ed era stato "messo alla porta". Valle quindi era arrivato sul Lario e aveva preso in affitto una casa vacanze. Peccato che al momento di pagare se la fosse svignata. Per altro Valle aveva consegnato all'affittuario un documento di identità falso.
Il via alle indagini
Il suo comportamento da "portoghese" aveva spinto la proprietaria della casa vacanze a sporgere denuncia. Proprio da lì sono iniziate le indagini dei vigili mandellesi. Gli agenti non solo hanno individuato la vera identità del truffatore ma hanno anche scoperto che stava mettendo in atto un colossale raggiro ai danni della Gilardini Raggi X. Si tratta della nota azienda mandellese entrata nella bufera per i maltrattamenti perpetrati da alcuni dirigenti nei confronti delle maestranze.
La truffa
Ma cosa aveva tentato di fare Valle? Sotto mentite spoglie il valtellinese si era spacciato per un importante uomo d'affari che aveva contatti con un ministro Algerino. Ministro che addirittura, a detta di Valle sarebbe arrivato fino a Mandello per visitare l'azienda. Tutto era ben architettato: documenti falsi, mail false, società fasulle e insistenti. Per cosa? Per far credere ai vertici aziendali che Valle avrebbe potuto fare ottenere loro importanti commesse con società algerine attive nel settore petrolchimico.
Polizia locale in azione
Capito il grosso raggiro gli agenti della polizia Locale e in particolare Linda Cassinelli, Nicola Airò, Luca Boscolo e Pantaleone Prochilo, coordinati dal comandante Mario Modica, sono entrati in azione. Dapprima hanno contattato la dirigenza della Gilardoni e si sono accordati per fotocopiare una serie di banconote. Poi hanno lasciato che Valle tentasse di mettere a segno il suo piano. A quel punto lo hanno fermato mentre, a bordo di un'auto con targa francese, usciva dalla nota azienda. Perquisito Valle è stato trovato in possesso di 1150 euro in contanti che gli erano appena stati consegnati in Gilardoni. Soldi che lui aveva richiesto come spese per portare a termine gli accordi con gli algerini per i futuri, ovviamente falsi, appalti.
L'identificazione
Dopo il fermo l'uomo è stato portato in Questura a Lecco dove è stato identificato. Sodi e auto sono stati posti sotto sequestro. L'uomo, per spiegare a conoscenti il fatto che fosse senza vettura è arrivato a dire che un mozzicone di sigaretta era caduto nel baule mandando a fuoco il mezzo. Un esempio lampante della sua capacità di raggirare le persone e mentire. Anche il suo temporaneo domicilio a Lecco è stato passato al setaccio e le forze dell'ordine hanno preso in consegna computer, telefono e tablet.
La "fuga"
Per Valle però non sono scattate le manette. Una volta lasciata la Questura l'uomo è quindi riuscito a sparire. Proprio per questo la polizia locale invita chiunque lo vedesse a segnalare tempestivamente l'avvistamento.