Halloween al Museo: a Palazzo delle Paure dolcetti e scherzetti per tutti i bambini
Appuntamento domenica 30 ottobre nelle sale della Galleria d'Arte Contemporanea
In occasione della festa di Halloween, il Sistema Museale Urbano Lecchese propone "Halloween al museo!", un pomeriggio dedicato ai bambini e alle famiglie, in programma domenica 30 ottobre alle 16.30 alla Galleria d'Arte Contemporanea di Palazzo delle Paure.
Halloween al Museo: a Palazzo delle Paure dolcetti e scherzetti per tutti i bambini
Per l'occasione, è stata ideata un'esperienza di visita guidata insolita, per festeggiare Halloween scoprendo le collezioni artistiche della Galleria d'Arte attraverso scherzi, sorprese e giochi.
Il pomeriggio inizierà con un visita al buio alle sale della Galleria, per cui si consiglia di portare una torcia, alla ricerca di mostri e altre creature paurose, e terminerà con una sorpresa finale per tutti i partecipanti: trucchi, maschere da colorare e tatuaggi a tema.
Per maggiori informazioni e per partecipare all'iniziativa, gratuita e rivolta ai bambini di età consigliata dai 4 agli 7 anni, è necessario prenotare allo 0341.481102 o all'indirizzo educazione.musei@comune.lecco.it.
Ma perchè si fa dolcetto o scherzetto?
Molti pensano che la festa di Halloween sia nata in America, ma non è così!
Halloween infatti ha origini davvero antichissime che ci riportano nel nostro continente e precisamente in Irlanda. Al tempo dei celti, in questo giorno, si festeggiava la fine dell'anno della luce e l'inizio di quello oscuro cioè l'inverno. Si narra che le fatine, dispettose, si divertivano a fare scherzetti e che, i Celti, per evitare di caderne vittima, offrivano loro del cibo.
Un altra versione sostiene che “Dolcetto o scherzetto” ( che in inglese si dice Trick or Treak) derivi invece da un'antica tradizione cristiana risalente addirittura al periodo medievale, quando contadini e mendicanti bussavano a tutte le porte chiedendo l'elemosina di un pezzo di pane offrendo in cambio delle preghiere per le anime dei defunti. A coloro che non offrivano nulla, questi mendicanti auguravano cattiva sorte e niente preghiere.