Serie C

Tris da capogiro al Vicenza: partita perfetta della Calcio Lecco

Il piatto di Girelli apre le danze, il diagonale di Buso suggella una serata interamente colorata di bluceleste

Tris da capogiro al Vicenza: partita perfetta della Calcio Lecco
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Otto minuti di gloria, riassuntivi di una partita praticamente perfetta. La Calcio Lecco liquida con un tris inappellabile la corazzata Vicenza e si riguadagna gli strameritati applausi del Rigamonti – Ceppi, cancellando la battuta d’arresto di Crema di una settimana prima. Con l’odierna vittoria, il Lecco sale a 38 punti, a sole due lunghezze dalla capolista Pordenone, agganciando contestualmente la formazione vicentina.

Coreografia per i centodieci anni

 A rendere ancor più proibitivo il pomeriggio del Rigamonti – Ceppi, sponda bluceleste, le assenze. La formazione di Foschi, oltreché allo squalificato Melgrati, è costretta a rinunciare a Ilari e Battistini, entrambi ai box per problemi fisici. Una, anzi tre tegole per le aquile, chiamate a serrare le fila in vista di un tardo pomeriggio per cuori forti. Il sipario si alza ed il primo confronto che va in scena è quello a distanza tra le due tifoserie: allo sciame di bandiere e di cori promananti dalla nutrita schiera di tifosi vicentini giunti al Rigamonti – Ceppi, i supporters della Curva Nord rispondono esibendo una coreografia d’altri tempi, con un lenzuolo colorato di bluceleste a permeare il settore e un omaggio ai centodieci anni di storia del club lacuale a completare la suggestiva opera.

Ardizzone mostra il biglietto da visita

Dalle tribune, lo sguardo dei presenti si sposta al terreno di gioco, nel quale il Lecco palesa fin dalle prime battute l’intento di buttare il cuore oltre l’ostacolo. L’ultimo arrivo tra i blucelesti, Ardizzone, espone il proprio biglietto da visita agli ospiti orchestrando la prima azione pericolosa di giornata, proseguita dal cross di Lepore e ultimata dalla deviazione sottomisura di Pinzauti, che manca il bersaglio. Il temperamento denotato dalle aquile in avvio costringe il Vicenza a rinculare; agli ospiti occorre una palla inattiva per affacciarsi dalle parti di Stucchi, abile a smanacciare l’insidiosa punizione di Stoppa. Sventato un tentativo, il Vicenza si gioca il secondo «jolly». Il temibile Ferrari sfugge per la prima volta a Pecorini, costringendo quest’ultimo ad aggrapparsi alla relativa casacca. La punizione che ne deriva, calciata da Jimenez, si spegne comunque sopra la traversa. Il segnale che il Lecco attendeva: Giudici assiste Pinzauti, che arpiona la palla e senza pensarci due volte la gira verso lo specchio, mancandolo per poco. Lecco ordinato e volitivo, a tratti più tonico del Vicenza, ma la manovra offensiva, in assenza di una prima punta fisica, tende ad infrangersi sulla strutturata retroguardia vicentina.

Lecco regna, Buso porta la corona

Acuto vicentino ad inizio ripresa, con un Lecco ancora bisognoso di riprendere le misure. Un cross piove dalla destra sul capo di Rolfini, completamente solo; l’uscita di Stucchi è rivedibile ma per buona pace dei lecchesi anche il colpo di testa del biancorosso. Un pizzico di confusione sembra regnare tra le file locali, ma è solo apparenza: l’uragano bluceleste sta per abbattersi con forza sula compagine rivale. Lo show comincia al 6’, quando lo spiovente di Giudici pesca sul secondo palo uno smarcato Lepore, che aggancia con maestria e tocca a rimorchio per Girelli, che di giustezza insacca e fa impazzire il popolo bluceleste. La marcatura è pregevole ma è solo l’antipasto di una scorpacciata che si protrarrà per i successivi otto minuti. Un supersonico Buso sente odore di tripudio e irrompe nell’area avversaria, costringendo Dalmonte al suo atterramento. Pinzauti non sarà fresco come ad inizio stagione ma è glaciale quanto basta per trasformare il penalty che ne deriva. Tutta opera di Buso, il terzo gioiello di giornata: l’attaccante numero 99 fa leva sulla propria rapidità per superare sull’allungo Pasini, presentarsi in zona tiro con il vento in poppa e chiudere la propria sortita con un diagonale al bacio. Tre a zero. La fine è ancora lontana ma il Lecco è padrone del campo. Esaurite le scorribande, Foschi concede la standing ovation a Buso e una mezz’ora a Tordini, che, presa posizione a fianco di Pinzauti, dà origine ad traiettoria velenosa che sibila l’incrocio. Nel trionfo delle aquile, c’è gloria anche per Stucchi, che smanaccia prontamente una battuta a rete di Jimenez; il portiere delle aquile saprà ripetersi in pieno recupero, sbarrando la strada a Begic con un riflesso da applausi. Analoga sorte potrebbe capitare a Lepore, che detta il cross al subentrato Zambataro e colpisce di giustezza, trovando soltanto il palo sulla propria strada. «Tutti a casa alé» canta la curva lecchese, allo spegnersi delle sortite offensive biancorosse. Missione compiuta: una partita destinata ad essere ricordata.

Il tabellino di Lecco - Vicenza

LECCO – VICENZA 3-0

RETI: 6’ st Girelli (L), 9’ st rig. Pinzauti, 14’ st Buso (L)

LECCO (3-5-2): Stucchi; Celjak, Pecorini (38’ st Maldini), Enrici; Giudici (28’ st Zambataro), Girelli, Galli (38’ st Zuccon), Ardizzone, Lepore; Buso (18’ st Tordini), Pinzauti (38’ st Mangni). A disp. Maffi, Lakti, Scapuzzi, Stanga, Longo, Cusumano. All. Foschi.

VICENZA (3-4-2-1): Confente; Ierardi, Pasini, Bellich (12’ st Ronaldo); Dalmonte (17’ st Valietti), Cavion (17’ st Zonta), Jimenez, Greco, Rolfini (32’ st Begic), Stoppa (17’ st Giacomelli), Ferrari. A disp. Brzan, Iacobucci, Corradi, Padella, Cappelletti, Alessio, Sandon, Oviszach, Busatto. All. Modesto.

ARBITRO: Collu di Cagliari.

AMMONITI: Pasini (V), Galli (L), Pecorini (L), Bellich (V), Buso (L), Celjak (L)

 

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