La finestra di Marco Calvetti

Il calcio a 5 lecchese promosso riscatta la beffarda promozione in B del Como

"La bandiera bluceleste torna a sventolare sia pure in una disciplina di nicchia, anche se ormai il calcetto è diventato un gettonato dopo lavoro per appassionati d’ogni età"

Il calcio a 5 lecchese promosso riscatta la beffarda promozione in B del Como
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Di Marco Calvetti

Alle cinque della sera di domenica 25 aprile si sono consumate sul filo delle emozioni, nonostante la lontananza dei luoghi, partite di calcio, cariche di significato, al di là dei risultati. In breve la cronaca ormai logora: il Lecco ci lascia le penne a Lucca contro la penultima in classica e complica la sua partecipazione ai play-off della serie C. Di contro il Como, nello stesso giorno, vola in serie B avendo affondato l’Alessandria, rivale diretta, in un match senza domani.
In tempi lontani il tifo sull’uno e sull’altro ramo del lago sarebbe esploso, anche in forma violenta perchè la rivalità acerrima è spesso degenerata. Ricordo di aver raccontato, negli anni ’90, quel derby disputato al Rigamonti- Ceppi e della simultanea disfida a suon di botte disputata a Lipomo (in campo neutro) dove si erano dati appuntamento i rispettivi ultras.Il bilancio contò feriti e arrestati e fatico a ricordare il responso del campo.
Ora quell’infuocato clima si è raffreddato anche perchè le due società sono nobili decaduti che tentano di rimettersi le mostrine ma sotto le ceneri il tifo cova e il rapporto tra i “cuginastri”  non sarà mai idilliaco.
Sul piano politico, sociale, economico, le relazioni e le prospettive sono maturate in un clima di buon vicinato, ma le esperienze anche recenti di stretta collaborazione, se non di fusione raccontano di strade lastricate di insidie e diffidenze.
Ora c’è la possibilità, assai remota invero come mi suggeriscono i nostri redattori sportivi, che il Lecco raggiunga il Como in serie B, vincendo i play-off e rinverdendo antichi allori. Auguri che intanto rivolgiamo, levando i calici, senza alzare il gomito, ma solo toccandolo, come da protocollo Covid, alla squadra di calcio a 5 che ha trionfato ottenendo la promozione in A2.
La bandiera bluceleste torna a sventolare sia pure in una disciplina di nicchia, anche se ormai il calcetto è diventato un gettonato dopo lavoro per appassionati d’ogni età.

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