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Alunni contro le barriere architettoniche alla primaria di Calolziocorte

Lo studio delle barriere architettoniche ha ispirato gli studenti delle classi quarte e quinta elementare, che hanno deciso di cimentarsi in un progetto per la tutela del loro quartiere.

Alunni contro le barriere architettoniche alla primaria di Calolziocorte
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“Sono unico… siamo unici… fare insieme”: si tratta del nuovo lavoro studiato dagli alunni delle classi quarte e quinta della scuola primaria del Pascolo, l’Istituto Comprensivo di Calolziocorte. In un pomeriggio di giugno gli studenti sono stati accolti dal Sindaco Marco Ghezzi per presentare la proposta, realizzata in collaborazione con il centro Rugiada C.D.D. e con l’insegnante referente Chirico Domenica.
Ecco come è nato il progetto contro le barriere architettoniche.

Le mani rosse indicano difficoltà

Le barriere architettoniche viste dagli studenti

Lo studio delle barriere architettoniche, ovvero tutti quegli ostacoli che non permettono la completa mobilità delle persone con capacità motorie ridotte o impedite, ha ispirato gli alunni delle classi 4°A, 4°B e 5° della scuola elementare di Calolziocorte. Quest’anno gli studenti, oltre a seguire diverse lezioni dedicate a cura di Alberto Nava (presidente dell’associazione Lo Specchio) e di Pamela Maggi (Consigliere con delega all’abbattimento delle barriere architettoniche), hanno potuto cimentarsi nell’esperienza diretta attraverso tre uscite nel quartiere con le insegnanti Alessia Buttiglieri e Amelia Liuzzo.

Le mani verdi indicano agibilità

Le segnalazioni

Il progetto consiste in uscite nel quartiere dove gli studenti, accompagnati dall’educatore Massimo Dell’Oro e da alcuni utenti del C.D.D., devono segnalare l’agibilità dei percorsi da loro svolti dal punto di vista di persone con problemi motori ma anche da coloro che, ad esempio, possiedono un passeggino. Per farlo, i ragazzi si sono dovuti pitturare le mani con colori che segnalassero la gravità degli ostacoli (rosso, giallo e verde) e lasciare le loro impronte per terra nelle aree delle vie attorno alla scuola. Hanno anche tenuto contro e appuntato le difficoltà. A esperienza finita, i ragazzi hanno relazionato il loro lavoro e lo hanno consegnato al Sindaco Ghezzi e al vicesindaco Valsecchi, che terranno conto di quanto scoperto per programmare dei lavori futuri nelle diverse vie. I primi impieghi hanno avuto da pochi giorni, in via De Amicis e in via Torquato Tasso.

Come risolvere i problemi?

L’Amministrazione Comunale è già al lavoro per risolvere le problematiche segnalate dagli studenti; le soluzioni per ora rilevate sono quattro. Innanzitutto si vuole eliminare la copertura in eternit della scuola elementare e della sede del Centro Diurno Disabili, passando poi all’eliminazione da tutti gli edifici pubblici comunali. Il motivo è che il materiale si è rivelato molto pericoloso: le fibre di amianto possono infatti causare tumori del polmone e mesoteliomi. Le altre risoluzioni individuate sono la realizzazione di un impianto fotovoltaico, la sostituzione del pavimento della scuola dell’infanzia e dell’Asilo Nido e la modifica della viabilità dei veicoli pesanti.

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