Instradare soluzioni, non strade
"Più strade, più ponti, più parcheggi in centro, più auto private è solo portare ulteriore acqua per l'ennesima tempesta"
Cara Prima Lecco
È vero ieri l'altro c'è stata la tempesta perfetta sulla viabilità lecchese - traffico, incidente, sciopero, lavori - ma abbiamo davvero un clima da schifo visto che tempesta ormai con una certa frequenza.
Incolpare però soprattutto Gattinoni per la meteorologia viabilistica è assurdo.
Gattinoni non è vigile.
L'incidente cartellonistico di ieri l'altro sul Ponte Manzoni è stato decisamente imprevedibile, quello che si poteva decisamente far meglio, anche solo come lenimento e ruolo, era la comunicazione
Non può succedere un incidente ancor prima di colazione e scrivere un messaggio social d'informazione solo all'ora dell'aperitivo come ha fatto il Sindaco, nemmeno poi una riga dall'assessora alla mobilità e, pure peggio, sul profilo dell'Ente
Certo l'informazione è comunque girata ma se per ogni minima cosa che invece fa comodo al Comune ci fa un post ecco, non avrebbe mica fatto male.
Certo il Comune, il Sindaco, l'assessora alla mobilità non possono limitarsi a un post, ai post, a una pacca sulle spalle della cittadinanza, a scaricare le colpe tutte ad altri ma è prioritario "instradare" soluzioni, correttivi, alternative, riduzioni del danno, proposte, cambiare passo e non solo strada
Più strade, più ponti, più parcheggi in centro, più auto private è solo portare ulteriore acqua per l'ennesima tempesta
- RIDURRE le auto, in sosta e movimento, e lo si può fare promuovendo alternative, dentro sostegni e disincentivi
- POTENZIARE il servizio bus in corse, orari, percorsi, gratuità è il primo passo, a breve e a lungo termine.
- AMPLIARE con gli altri Comuni la gestione di Linee Lecco trasformandola in unico gestore della mobilità per la Grande Lecco, tarandola sulle sole esigenze del territorio
- RIPRISTINARE con l'aiuto Regionale, la metropolitana leggera con più corse su più tragitti provinciali e creando una fermata pendolari alla Piccola e, in alternativa a Piazza Sassi, l'hub dei bus
- DOTARE i parcheggi periferici di servizi con bus navetta e i silos assegnati con criteri di interesse comunitario e non solo personale
- INTRODURRE le zone 30 sulle arterie urbane con cuscinetti berlinesi, arredo urbano, convivenza con altri mezzi di mobilità oltre l'auto: piedi, bici in primis
- DIPINGERE corsie ciclabili urbane affiancate a case avanzate, parcheggi su strada in ragione della visibilità ciclistica e dei pedoni, semafori intelligenti
- MODULARE la sosta centrale non con un disincentivo sul prezzo, che è classista, ma sul tempo sosta facilitando realmente la rotazione
- PROMUOVERE attraverso mobility manager per i (propri) dipendenti pubblici il car pooling e diversi tempi di ingresso/uscita, oltre a quelli scolastici, atti a differenziare quello coi pendolari
- CONTROLLARE in modo sistematico e puntuale il rispetto del codice della strada con sanzioni per la mancata osservanza
- INDIVIDUARE una o più aree pubbliche per un city porto atto all'ottimizzazione delle consegne dei corrieri in un'ottica di interesse per la città e non dell'abitudine dei corrieri o del singolo cliente
- PROGETTARE con Regione e Governo la navigazione pubblica lacustre non solo a scopo turistico
Non tutto e certo non tutto subito ma un po' più che qualche monopattino e il dito contro Anas, è necessario
Paolo Trezzi