Qualità dell'acqua

Nuove norme sulla qualità delle acque destinate al consumo umano

Protezione della salute, acque sicure e controllate

Nuove norme sulla qualità delle acque destinate al consumo umano
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Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 6 marzo 2023 il Decreto legislativo di attuazione della disciplina UE in materia di acqua potabile. Quali novità sono state introdotte rispetto alla disciplina vigente?

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avvenuta il 6 marzo 2023 del DECRETO LEGISLATIVO 23 febbraio 2023, n. 18 si avvia il processo di attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, per la qualità delle acque destinate al consumo umano ed un migliore accesso ad esse.

Il D.lgs 18/2023 ha come obiettivo la protezione della salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, garantendone “la salubrità e la pulizia”.

Pone l’accento sui requisiti per i materiali che entrano in contatto con le acque potabili, come le condutture, attraverso un approccio efficace sotto il profilo dei costi basato sul rischio, per monitorare la qualità dell’acqua.

Il decreto punta anche al miglioramento dell’accesso alle acque destinate al consumo umano:

  • stabilisce i requisiti per i materiali che entrano in contatto con le acque potabili, quali i reagenti chimici e i materiali filtranti attivi o passivi da impiegare nel loro trattamento;
  • impronta una valutazione basata sul rischio attraverso i Water Safety Plan (o PSA– Piano di Sicurezza delle Acque, un sistema integrato di prevenzione e controllo basato sull’analisi di rischio sito-specifica estesa all’intera filiera idro-potabile);
  • richiede il monitoraggio dei possibili inquinanti emergenti presenti nelle fonti di approvvigionamento;
  • migliora l’accesso che deve essere equo per tutti all’acqua potabile sicura e assicura la comunicazione tra le autorità competenti e i fornitori di acqua, volta a fornire un’informazione adeguata e aggiornata al pubblico sulle acque destinate al consumo umano;
  • prevede la valutazione dei rischi legati alla distribuzione, compreso il tratto domestico che separa il contatore dal rubinetto;
  • impone una comunicazione efficace e trasparente ai cittadini in merito alla qualità dell’acqua erogata, un aspetto molto importante al fine di alimentare la fiducia del consumatore nei confronti dell’acqua di rete.

Non solo il Decreto richiede anche un maggiore controllo sulle approvazioni per l’uso di reagenti chimici e di mezzi di filtrazione e trattamento ma anche una profonda revisione del sistema di vigilanza, sorveglianza della sicurezza dell’acqua potabile e controllo sui sistemi idrici e sulle acque destinate ad edifici prioritari tra cui ospedali, scuole, strutture ricettive, ricreative e sportive, case di riposo, bar, ristoranti, istituti penitenziari, campeggi – che saranno chiamati ad aumentare il livello dei controlli - , oltre alla revisione del sistema sanzionatorio.

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