CONTRO LA CRISI

La chiave per tagliare le bollette? È l’isolamento termico

I consigli utili dell’ingegner Matteo Vanoncini dello studio IngMV di Brivio: "Ridurre le dispersioni e rendere migliore l’involucro edilizio"

La chiave per tagliare le bollette? È l’isolamento termico
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Ormai non ne possiamo più fare a meno: le temperature si sono praticamente allineate alle medie stagionali e di conseguenza il freddo è arrivato, rendendo necessaria l’accensione degli impianti di riscaldamento. Attenzione dunque alle bollette, già nei mesi precedenti diventate astronomiche a causa dei pesanti rincari subiti dal gas metano.

Qual è la chiave per tagliare le bollette?

Un fatto è certo: è partita la ricerca a trucchi e ad accorgimenti per contenere i consumi. Se ne sentono parecchi, dall’abbassare la temperatura in casa utilizzando un maglione in più al ridurre le ore di accensione dell’impianto, passando per un utilizzo parsimonioso del piano cottura. Con ogni probabilità queste misure non andranno ad incidere significativamente sul nostro portafogli, creando comunque un disagio in termini di stile di vita domestico. Va infatti evidenziato che la temperatura dell’aria è solo un indice del benessere di un ambiente durante il periodo del riscaldamento, molto più fanno le temperature degli oggetti che ci circondano.

Ridurre la quantità di calore necessaria

E allora qual è la strada da seguire per tagliare i consumi? Lo abbiamo chiesto all’Ing. Matteo Vanoncini titolare dello studio IngMV di Brivio e professionista specializzato in pratiche edilizie e sicurezza: "Serve diminuire la quantità di calore necessario a scaldare l’ambiente, riducendo le dispersioni e quindi rendendo migliore l’involucro edilizio, ossia muri, finestre, tetto, ecc. Significa intervenire sull’isolamento termico: solo così si potrà ottenere un risparmio senza rinunciare ad una buona qualità della vita".

Cappotto termico e serramenti

Insieme all’Ing Vanoncini, fondatore dello studio nel 2008, troviamo l’Ing. Dario Arosio, coordinatore di IngMV: "In primis serve una diagnosi energetica per verificare quanto un edificio sia energivoro. Quindi, tramite la modellazione della singola struttura, perché ognuna è diversa dall’altra, è possibile identificare gli interventi utili per raggiungere lo scopo di riduzione dei consumi energetici. Infatti, se per molti edifici esistenti alcuni parametri come l’esposizione, la forma, la dimensione di finestre e aggetti non può essere variata, bisogna individuare come incidere significativamente sulle dispersioni dei materiali, per esempio realizzando un cappotto termico, oppure sulle dispersioni dovute agli «spifferi» dei serramenti esistenti che in molti casi non hanno una tenuta all’aria idonea alle attuali esigenze”.

VMC, pompe di calore e sistemi ibridi

Lo studio IngMV è una realtà multidisciplinare che offre diversi servizi, dalla progettazione alla direzione lavori, dai rilievi alle pratiche edilizie, dai corsi di formazione alla gestione della sicurezza aziendale, dalla consulenza alle attività più specialistiche, passando per acustica, progetti strutturali e catasto. Ed ecco infine l’ultimo suggerimento: "Per migliorare la qualità dell’ambiente si può pensare all’installazione di ventilazione meccanica controllata, che grazie alla regolazione dell’aria in entrata e in uscita dell’ambiente abitativo, porta ad una notevole riduzione dei consumi energetici dovuti al ricambio d’aria grazie all’installazione di recuperatori. Anche grazie alle caldaie a condensazione, a sistemi ibridi e a pompe di calore i consumi energetici possono essere notevolmente ridotti".

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