Investimenti, efficientamento energetico, sostenibilità e sinergie: le sfide future del Servizio Idrico

Intervista a Lelio Cavallier, Presidente di Lario Reti Holding, azienda gestore dell’idrico per tutta la provincia di Lecco

Investimenti, efficientamento energetico, sostenibilità e sinergie: le sfide future del Servizio Idrico
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Le sfide che Lario Reti Holding si troverà ad affrontare nei prossimi anni derivano dall’evoluzione del settore idrico – legata a tematiche sempre più attuali quali economia circolare, sostenibilità e cambiamenti climatici – ma anche dagli scenari internazionali che stanno comportando nuove necessità gestionali e operative, quali efficientamento ed autonomia energetica, recupero di materia prima dai rifiuti, sinergie, collaborazioni.

Abbiamo intervistato Lelio Cavallier, Presidente di Lario Reti Holding, per farci raccontare come l’Azienda affronterà queste sfide.

Lelio Cavallier - Presidente di Lario Reti Holding

L’attuale situazione internazionale ha spostato sempre più l’attenzione mediatica e del pubblico verso l’efficientamento, in particolare quello energetico: come state rispondendo a questa sfida?

L’efficientamento energetico è cruciale per aziende “energivore” come la nostra. Per questo abbiamo avviato, già da prima della pandemia, una serie di iniziative atte a ridurre i nostri consumi e a rendere la nostra attività sempre più sostenibile, ad esempio approvvigionandoci in maniera esclusiva da sorgenti di energia elettrica rinnovabili. Nel 2021, l’energia ha pesato sul bilancio di Lario Reti Holding per una cifra pari a 9,7 milioni di Euro (18,7% dei costi totali aziendali per l’anno) e prevediamo che nel 2022 arrivi ad impattare per 26 milioni di Euro (37,1% dei costi aziendali), con un incremento del 167,3% rispetto all’anno precedente.

Chiaramente, a fronte di questo scenario diventa fondamentale sia ridurre i consumi – obiettivo che raggiungeremo anche grazie al raddoppio della rete di Acquedotto Brianteo - ma che incrementare l’auto-produzione energetica. È per questo che abbiamo avviato degli studi per arrivare ad installare diversi impianti fotovoltaici, di cui uno sarà installato sulla sede centrale di Lecco e permetterà di portare l’indipendenza energetica della palazzina intorno al 45%. Dopo questa prima installazione sono previste la progettazione e la posa degli impianti fotovoltaici su due depuratori e sul più importante serbatoio di acquedotto in nostra gestione, che porteranno ad una produzione annua di circa 1,5 GWh.

Il tema dei consumi energetici è strettamente legato a quelli della sostenibilità e dell’economia circolare: quali sono i piani per il futuro di Lario Reti Holding relativamente a questi argomenti?

Come spesso mi piace ricordare; il nostro intero operato è sostenibilità. Stiamo investendo assiduamente su diversi fronti e i più cruciali sono la riduzione dei consumi di materia prima e la valorizzazione di quelle risorse prodotte dai nostri processi che sono, tradizionalmente, considerate “scarti” o “rifiuti”. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo recentemente inaugurato con SILEA il contratto di rete “Sinergie Territoriali”, dando una cornice giuridica alla collaborazione tra le nostre realtà, che ci consentirà di esplorare più a fondo diversi temi.

Tra questi vi sono senza dubbio il progetto candidato ai bandi PNRR per la riattivazione del cosiddetto “digestore anaerobico” del depuratore di Osnago. Si tratta di una parte di impianto che, in caso di ottenimento dei fondi, utilizzeremo per produrre biogas dai fanghi prodotti dalla depurazione e dalla FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani, proveniente dalla raccolta differenziata di SILEA). Questo gas potrà essere utilizzato per la produzione di energia in loco o immesso nella rete nazionale.

Allo stesso modo, sempre in collaborazione con SILEA, abbiamo già attivato due colonnine, una a Olginate e l’altra a Bellano, tramite cui è possibile ricaricare le spazzatrici stradali con acqua depurata dai nostri impianti di trattamento reflui fognari. Grazie a queste non sarà più utilizzata acqua potabile per un processo che, a tutti gli effetti, non ne necessita.

Infine, abbiamo recentissimamente iniziato il processo di acquisizione dei permessi per l’attivazione di un macchinario per il trattamento delle cosiddette “sabbie da recupero”, che giungono ai nostri impianti di depurazione dopo essere state convogliate dall’acqua piovana nelle caditoie stradali. Grazie a questo impianto, saremo in grado di ripulire e affinare questa importante risorsa, riutilizzandola poi per il riempimento degli scavi realizzati in occasione della posa di condutture idriche. Lo stesso macchinario potrà essere utilizzato per trattare e recuperare una serie di altri materiali, rispondendo ad un grande fabbisogno oggi presente sul nostro territorio.

Come si inseriscono questi investimenti dedicati alla sostenibilità e circolarità nel più vasto Piano Industriale di Lario Reti Holding?

Il 2022 è stato un anno cruciale e di svolta per la nostra azienda, grazie all’approvazione del Piano Industriale 2022/2025 e all’allungamento della concessione per la gestione del Servizio Idrico Integrato, confermata dal Consiglio Provinciale lo scorso novembre. Tale allungamento ci permetterà di gestire le attività in continuità fino al 2045 e di ottenere le risorse necessarie a soddisfare il fabbisogno di investimenti emerso dal territorio, stimato in circa 560 milioni.

Le attività e i progetti previsti in questo arco di tempo sono molteplici; quelli che ritengo essere davvero cruciali sono due e saranno avviati entrambi nell’arco dal Piano Industriale 2022/2025: il progetto di ricerca e gestione delle perdite finanziato tramite PNRR e l’avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo depuratore a servizio dell’area centrale della provincia, che ci consentirà di superare il nodo dell’attuale depuratore di Lecco.

Relativamente al primo, posso segnalare con orgoglio che Lario Reti Holding si è posizionata dodicesima a livello nazionale ai bandi PNRR dedicati al servizio idrico, ottenendo 17,8 milioni di Euro di finanziamento che ci consentiranno di aumentare il livello di innovazione digitalizzazione delle reti e della ricerca perdite, anticipando gli interventi previsti nel prossimo decennio e coinvolgendo 1.255 km di rete acquedotto su 32 comuni.

Per quanto riguarda il secondo punto, è ormai noto che l’attuale depuratore di Lecco - per quanto rinnovato e portato a norma grazie ai nostri investimenti effettuati dal 2017 al 2019 - non possa essere la risposta ai fabbisogni sempre crescenti della città e del circondario. Questo è il motivo per cui – insieme al Politecnico di Milano – abbiamo elaborato un piano di razionalizzazione del sistema depurativo provinciale, che ci porterà, tra le altre cose, alla realizzazione di un nuovo impianto di carattere quasi provinciale. La fase di raccolta dei relativi pareri e permessi deve ancora iniziare; si tratterà di una fase lunga e impegnativa, che condivideremo con i nostri stakeholder per tutta la durata del percorso.

Come riassumerebbe, in due frasi, la prospettiva di fronte alla quale si troverà Lario Reti Holding nei prossimi anni?

Stiamo assistendo ad uno spostamento di paradigma: dal dover gestire bene e in qualità il servizio, si sta arrivando - molto velocemente, date le circostanze - a doverlo fare in maniera sempre più efficiente, sotto tutti gli aspetti. Il Gestore non è più solo chi eroga un servizio ma è diventato anche colui che è chiamato a evolversi costantemente per far fronte a sfide sempre più complesse.

Per farcela ci vuole coraggio: i gestori dell’idrico non sono più “semplici idraulici” ma aziende altamente specializzate che garantiscono trasparenza, innovazione e serietà nel proprio operato. Sappiamo di essere all’altezza della sfida e di poter salvaguardare la nostra acqua e il nostro territorio, a favore di tutti coloro che lo vivono e lo fruiscono.

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