Calolzio

Troppi emendamenti: slitta il Consiglio sul Pgt

Se ne riparla il 3 maggio...

Troppi emendamenti: slitta il Consiglio sul Pgt
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Niente da fare, la discussione sul nuovo Pgt slitta di altri sette giorni. È stato infatti rinviata di una settimana, al prossimo 3 maggio, la seduta del Consiglio comunale di Calolzio inizialmente prevista per la serata di ieri, martedì 26 aprile, all’interno della quale si sarebbe dovuto discutere e successivamente approvare la nuova variante 2022 al Piano di Governo del Territorio, uno dei punti cardini del programma dell’Amministrazione Ghezzi.

Troppi emendamenti: slitta il Consiglio sul Pgt

Solo qualche settimana fa, sia in occasione della commissione Territorio che attraverso una nota ufficiale,  la minoranza aveva più volte richiesto il rinvio, di almeno un mese, del Consiglio comunale per poter avere un congruo tempo per poter valutare e discutere internamente la documentazione e produrre i propri emendamenti al documento. Richiesta, respinta dal primo cittadino che, nei giorni seguenti ha provveduto comunque a convocare l’assise.
La causa del rinvio al 3 maggio prossimo, è presto spiegata: “Negli ultimi due giorni, - ha spiegato il sindaco Marco Ghezzi - dai gruppi di opposizione, sono stati presentati i documenti contenenti tutti gli emendamenti. Documenti che, solamente per il gruppo di Cambia Calolzio, costituiscono una documentazione di almeno 120 pagine”.
La presentazione tardiva del “malloppo” ha così costretto l’Amministrazione comunale e gli uffici deputati al controllo a dare il via a una serie di verifiche e operazioni burocratiche per analizzarne nel dettaglio il contenuto. Circostanza che, nel rispetto del lavoro di tutti, richiede ben più della giornata di tempo che si avrebbe avuto a disposizione per presentare il tutto.
Ecco così che, qualche momento prima di entrare in Consiglio, è stata riunita la conferenza dei capigruppo, all’interno della quale la maggioranza ha sostenuto la necessità di prendersi una settimana di tempo per analizzare con calma e attenzione certosina la documentazione.

Prima di procedere al voto sul rinvio della seduta, sono comunque intervenuti i consiglieri di minoranza Paolo Cola e Sonia Mazzoleni, dichiaratisi contrari alla possibilità di slittamento: “Vogliamo precisare che - ha dichiarato Cola - siamo contrari allo slittamento del Consiglio al prossimo mercoledì ma, se così deve essere chiediamo che venga riprogrammato quantomeno nel rispetto di chi ha impegni lavorativi il giorno seguente. Soprattutto considerato il fatto che la discussione sarà lunga e impegnativa e che quindi il rischio di “far notte” è concreto”.


Perentoria la replica di Ghezzi che ha immediatamente sottolineato come già si sia ampiamento sforato sulla tabella dei tempi, e un ulteriore rinvio provocherebbe una serie di conseguenze a catena su tutti gli altri progetti al vaglio dell’Amministrazione comunale.
“Riteniamo che - ha spiegato il borgomastro - una settimana sia un tempo più che congruo per eseguire questi lavori che, se ulteriormente rimandati non permetterebbero di arrivare a raggiungere l’obiettivo dell’adozione del nuovo Pgt entro l’autunno prossimo. Adozione necessaria e a dalla quale è condizionato anche l’impegno assunto dal Comune con Regione Lombardia in riferimento al bando “Arest” per il rilancio della zona dei “Cantelli” a Sala. Senza infatti la regolare approvazione e adozione del Piano, sarà impossibile sottoscrivere un accordo al riguardo.

Una precisazione è poi giunta dal consigliere di maggioranza Marco Bonaiti che ha ricordato come “questa proposta di rinvio della seduta non è un atto di provocazione, ma piuttosto un segno di rispetto verso il grande lavoro svolto dai gruppi di minoranza. Rispetto dovuto anche e soprattutto agli uffici comunali che dovranno analizzare il tutto per garantire che non ci siano errori, o vizi di forma per arrivare ad approvare il tutto nel rispetto delle regole e della legge”.
La seduta “lampo” si è poi conclusa con il voto favorevole al rinvio della sola maggioranza. Contrari, invece, i cinque consiglieri di opposizione.

Luca de Cani

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