Passaggio di Colico a Sondrio? Fragomeli: "Tra ostacoli e ritardi i cittadini ancora senza voce"
Il consigliere regionale Fragomeli denuncia il blocco della consultazione popolare nonostante la legge lombarda lo consenta e invita a rispettare il diritto di espressione dei colichesi

"Il referendum sul cambio di provincia si è fermato nelle località di Dervio e Dorio, senza però raggiungere Colico", dove, secondo Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, “gli strumenti democratici sembrano non trovare attuazione”. Nonostante gli annunci ufficiali, a Colico la sindaca Monica Gilardi starebbe mettendo in campo, a detta dell'esponente dem, diversi ostacoli per impedire che i cittadini si esprimano liberamente sul tema del passaggio da una provincia all’altra.
Passaggio di Colico a Sondrio? Fragomeli: "Tra ostacoli e ritardi i cittadini ancora senza voce"
Fragomeli, che insieme al collega di Fratelli d’Italia Zamperini aveva firmato un emendamento alla legge Ordinamentale recentemente approvata in Regione Lombardia, sottolinea come “per qualsiasi amministrazione locale sia prioritario ascoltare i propri abitanti, e oggi le norme regionali lo permettono chiaramente”. L’emendamento da loro promosso consente infatti ai Comuni di indire referendum consultivi riguardanti i cambi di circoscrizione provinciale.
Il consigliere Pd ricorda come la vicenda colichese sia stata caratterizzata da un’iniziale opposizione alla consultazione referendaria, basata su un parere della segretaria comunale emesso a fine maggio, che dichiarava la richiesta di referendum “non ammissibile”. Tuttavia, appena un mese dopo, lo stesso ufficio ha cambiato totalmente posizione, confermando l’ammissibilità della consultazione, grazie proprio alla modifica legislativa regionale introdotta.

Nonostante ciò, la sindaca di Colico ha scelto di rivolgersi prima alla Regione e poi, su indicazione regionale, al Ministero dell’Interno per ottenere un ulteriore parere, una decisione che Fragomeli definisce “molto opinabile”. Da ex parlamentare e attuale consigliere regionale, Fragomeli afferma con certezza che “non esiste nessun parere ministeriale che possa prevalere sulla legge regionale”, e che “non c’è motivo di aspettare risposte dal Ministero, perché la legge lombarda consente la consultazione, confermata dal segretario comunale, e nessun parere ministeriale può impedirla se non in caso di impugnazioni che al momento non ci sono”.
Il consigliere esprime quindi il suo rammarico per il fatto che “solo 9 consiglieri comunali su oltre 8mila abitanti possano decidere su un cambiamento così importante, negando la possibilità a tutta la comunità di esprimersi liberamente e in trasparenza”. Secondo Fragomeli, non si tratta di una questione di “vorrei ma non posso”, bensì di una volontà politica di rimandare la decisione, alimentata probabilmente da “una seria preoccupazione nell’ascoltare la volontà dei colichesi”.
Fragomeli conclude auspicando un cambio di rotta: “I cittadini hanno il diritto di esprimersi, soprattutto perché nessun candidato alle ultime elezioni ha mai fatto campagna sul cambio di provincia. Ora, come per qualsiasi altra scelta amministrativa, i colichesi devono poter dire la loro”.