Il PD Città di Lecco fa sentire la sua voce e scrive al segretario Martina
Nella lettera i dem lecchesi hanno evdidenziato "le contraddizioni e la pericolosità sociale del nuovo Governo Lega-Cinque Stelle"
Opposizione intransigente, unità interna, leadership forte e legittimata. Questi i tre pilastri sui quali rifondare il Partito Democratico e renderlo la migliore alternativa politica per l’Italia secondo l’Assemblea Cittadina del PD Città di Lecco che si è riuntita per discutere della situazione politica nazionale e del rilancio del PD giovedì scorso.
Il PD Città di Lecco fa sentire la sua voce
Al centro del documento di sintesi, redatto a fine dibattito e che verrà inviato alla Direzione Regionale e Nazionale e alle rispettive segreterie, "le contraddizioni e la pericolosità sociale del nuovo Governo Lega-Cinque Stelle: il Presidente del Consiglio che rinuncia programmaticamente ad esercitare il suo ruolo Istituzionale di guida dell’Esecutivo; gli esisti devastanti sul contenimento del debito pubblico di Flat Tax e reddito di cittadinanza, nonché la loro sostanziale incompatibilità; le misure repressive con accenti razzisti in merito ai temi dell’immigrazione e la loro strumentale sovrapposizione alla questione della sicurezza sociale".
Invocato il Congresso
A fronte di questa diagnosi "Il ruolo del PD è, allora, quello di costruire, e velocemente, un’efficace alternativa - garante della Costituzione, dei Diritti Individuali, della Democrazia liberale e partecipativa, della giustizia sociale, della collocazione internazionale dell’Italia e della valorizzazione dell’Unione Europea - alle forze populiste e sovraniste che rischiano di far deragliare il Paese. Per questo il PD Città di Lecco, tramite il documento, chiede alla Direzione Nazionale e Regionale decisioni immediate per la convocazione del Congresso. Un congresso che parta dai contenuti discussi nei circoli territoriali e non dai nomi dei candidati segretari al fine di ritrovare una proposta politica e una leadership convincenti e attraenti nei territori riguadagnando il consenso necessario ad esercitare la propria funzione fino in fondo".