Il caso

I medici di base cercano casa? Si scalda la polemica a Calolzio

La richiesta, già affrontata in periodo pre-elettorale, è tornata alla ribalta in Consiglio comunale su sollecitazione della consigliera di minoranza di Bene Comune Sonia Mazzoleni.

I medici di base cercano casa? Si scalda la polemica a Calolzio
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I calolziesi vanno in vacanza ma le polemiche, quelle calde, no. Ad accedere ulteriormente un agosto già di per sé “infernale” è stato l’intervento in Consiglio comunale della consigliera di minoranza Sonia Mazzoleni, a suo dire “incaricata” dal gruppo di medici di base con ambulatorio in Corso Europa di farsi portavoce con l’Amministrazione calolziese della loro richiesta di una nuova sede.

I medici di base cercano casa? Si scalda la polemica a Calolzio

"Sono stata contattata da diversi medici di base - ha spiegato la consigliera - che mi hanno espressamente chiesto di fare da tramite e portare in Consiglio comunale la necessità di una nuova sede. I medici si sono anche messi a disposizione per sistemare una struttura esistente, pagare un affitto o, comunque, valutare una spesa. Entro l’anno saranno costretti a lasciare l’attuale sede e occorre trovare una soluzione anche nell’interesse dei cittadini".

Sonia Mazzoleni

Una risposta in merito è arrivata direttamente dal sindaco Marco Ghezzi che, oltre a smentire le affermazioni della Mazzoleni ha spiegato come "la questione sia già stata affrontata nel periodo pre-elettorale".

Il sindaco Ghezzi

«Le dichiarazioni della capogruppo di minoranza – ha continuato il borgomastro – in base alle quali gli ambulatori dei medici di base a fine anno dovranno traslocare in altra sede a seguito del mancato rinnovo/sfratto del contratto di affitto sono frettolose e prive di fondamento. La conferma viene anche dai proprietari dell’immobile, che si sono rivolti all’Amministrazione, dopo aver appreso la notizia, per smentirla nel modo più assoluto e rassicurare i pazienti, preoccupati di un imminente disservizio. Per il futuro, si invitano tutti i consiglieri a verificare le informazioni prima di renderle pubbliche, per evitare di creare inutile allarme tra la popolazione».

La palla è poi passata nelle mani dell’assessore ai Lavori pubblici Dario Gandolfi per illustrare nel dettaglio come si è svolta la contrattazione intavolata con i medici ma anche con diverse altre realtà sanitarie del territorio: «Prima delle elezioni abbiamo fatto alcuni sopralluoghi insieme ai medici - ha spiegato l’assessore - per spiegare le problematiche legate alla ex struttura Asl. Gli stessi hanno fatto intervenire un tecnico per effettuare le loro valutazioni e hanno declinato l’invito. Probabilmente in virtù dei costi elevati di messa a norma e riqualifica della struttura, ad oggi stimati in circa 600/700 mila euro. Lo stesso hanno fatto alcune aziende sanitarie private. Di fatto, quindi, lo stabile ex Asl non interessa a nessuno».

Dario Gandolfi

Una risposta, quella del sindaco e dell’assessore Gandolfi che non è proprio andata giù alla minoranza di Bene Comune che ha voluto replicare a tono alle affermazioni del primo cittadino.

“Ero presente al Consiglio comunale e, - ribatte Moreno Castelli - la consigliera, ha fatto solamente una domanda lecita, che fa parte del normale confronto politico. La reazione del Sindaco mi è sembrata esagerata e piuttosto intimidatoria ma in linea con il comportamento assunto durante i consigli comunali. Il sindaco dovrebbe ricordarsi che occupa un ruolo istituzionale e che rappresenta tutti i cittadini, anche coloro che non l'hanno votato. Il dibattito e lo scontro politico fanno parte della democrazia, la prassi intrapresa dal Sindaco e dai componenti della sua giunta di utilizzare il proprio ruolo istituzionale in modo del tutto personale e personalistico non è assolutamente democratica”.

Moreno Castelli

“Mi complimento ancora una volta per le capacità del Sindaco Ghezzi di spostare le questioni, anziché farsi carico del problema e cercare di trovare una soluzione di buon senso - ha rincarato invece la Mazzoleni - Ascolterò volentieri la registrazione del consiglio con il sindaco consigliandogli di non soffermarsi su una mezza frase, perché la vera questione non è quando i medici cambieranno sede, ma che ne stanno cercando una nuova. Ghezzi, da bravo trampoliere, tra un "non so niente" e una recita con "stupore" non fa un'offerta ai medici ma "una proposta indecente" chiedendo 500.000/600.000 euro per la sistemazione della vecchia ASL (che difficilmente troverà una risposta), pur avendo a disposizione immobili come la scuola dell'infanzia di Sala che avrebbe già dovuto sistemare, considerato lo sperpero di risorse”.

Secondo Bene Comune, il sindaco Ghezzi sarebbe un primo cittadino che "non vive la città, che diminuisce i servizi e che non investe su cultura e scuola".

Luca de Cani

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