Fusi e Tagliaferri: "L'assessore Alessandra Durante riconsegni le deleghe". Appello: "Ha perso credibilità"
Dopo i commenti anonimi e maleducati su Facebook, l'appello dei consiglieri comunali affinché l'assessore Alessandra Durante rinunci alle deleghe per coerenza e tutela dell'istituzione. Appello: "Il suo ruolo non è più compatibile poiché ha perso credibilità come Lei stessa ha ammesso nel video di scuse pubbliche".

"L'assessore Alessandra Durante riconsegni le deleghe": è l'invito che arriva attraverso la nota dei Consigliero Comunali Giovanni Tagliaferri e Clara Fusi. Siamo parlando ancora una volta della vicenda dell'assessore del Comune di Lecco con deleghe a Famiglia, Giovani, Comunicazione, Rapporti con i cittadini ed Evoluzione digitale. Ricordiamo che Alessandra Durante su facebook, con un profilo anonimo, ha commentato in modo maleducato e prepotente, come da lei ammesso, il post di un cittadino. Gli amministratori del gruppo fb "Lecco. Società e Politica" hanno poi deciso di svelare la sua identità e a quel punto Durante ha chiesto scusa con un video su Instagram. Dopo le critiche delle minoranze che hanno chiesto le dimissioni, è arrivata la replica di Fattore Lecco e ora quella dei componenti del Gruppo Misto. Anche in questo caso pubblichiamo la nota in maniera integrale. Così' come pubblichiamo la nota di Appello per Lecco.
"L'assessore Alessandra Durante riconsegni le deleghe"
Quando si punta tutto sulla comunicazione, inondando i social e i media di messaggi, comunicati e slogan, poi può succedere che la macchina perfetta si inceppi. E’ quello che ci pare stia accadendo sulla delicata vicenda che ha coinvolto l’assessore Durante, a seguito di suoi commenti pubblicati in anonimo su uno dei gruppi più seguiti dai lecchesi su Facebook.
Nel giro di poche ore l’assessore alle Politiche per bambini, giovani, famiglie, Comunicazione e rapporti con i cittadini ed Evoluzione digitale ha subito provveduto a rendere le sue scuse con un video manco a dirlo diffuso su un’altra piattaforma social. Scuse dovute e doverose, comunque apprezzabili, ma che ci saremmo stupiti se non fossero arrivate.
Scuse che però riteniamo non siano sufficienti perché il fatto ha coinvolto un membro della Giunta che proprio di comunicazione e rapporti con i cittadini si occupa direttamente, avendo peraltro sostenuto e promosso iniziative di sensibilizzazione assai apprezzabili legate proprio a questi temi, coinvolgendo anche giovani e diverse realtà educative. Per questo, anche a sua stessa tutela, riteniamo che le scuse non bastino e che sarebbe forse più opportuno riconsegnare queste deleghe nelle mani del sindaco che gliele aveva affidate a inizio mandato.
Non per una qualche forma di punizione, ma per un trasparente e doveroso esempio di coerenza che chiunque si trova a ricoprire un incarico pubblico dovrebbe esercitare.
Riteniamo però di dover richiamare anche un altro aspetto. La vicenda che ha coinvolto l’assessore Durante non è che la plastica rappresentazione di quanto un esasperato utilizzo della comunicazione, in tutte le sue forme, e il continuo inseguire i social come strumento capace di lasciare il segno nell’opinione pubblica, possano poi finire per produrre effetti contrapposti e a volte persino controproducenti. Lo diciamo anche nell’interesse dell’istituzione comunale stessa che rappresentiamo anche noi. Lo diciamo, ancor più nella campagna elettorale già avviata, richiamando a un utilizzo adeguato, trasparente e responsabile dei potenti strumenti di comunicazione che sono a disposizione dei partiti, delle figure istituzionali e dell’Amministrazione e della maggioranza stessa.
Perché oggi è capitato all’assessore Durante, che è espressione di una maggioranza e di una Giunta a cui appartiene, in nome della quale esercita il suo ruolo e che della comunicazione ha fatto un’arma potentissima. La prossima volta potrebbe capitare a qualcun altro?
Giovanni Tagliaferri e Clara Fusi
Vorremmo suggerire all’assessore Alessandra Durante di dare in maniera autonoma le dimissioni evitando che parta l’inevitabile procedura di mozione di sfiducia dove metterebbe in imbarazzo anche la coalizione di maggioranza.
Prendiamo atto delle scuse dell’assessore al cittadino e ai cittadini, avrebbe dovuto farli, anche a nostro parere, all’istituzione che rappresenta perché è evidente che ne resterà danneggiata davanti alla pubblica opinione.
Lei si occupa di patti educativi digitali, famiglia, di cyberbullismo e sappiamo che ha parlato anche agli studenti delle scuole.
Il suo ruolo non è più compatibile poiché ha perso credibilità come Lei stessa ha ammesso nel video di scuse pubbliche.
Ci ascolti Assessore si dimetta, l’errore promosso è troppo grave per essere derubricato a un momento d’ira, ci eviti per una volta che le opposizioni portino in consiglio comunale una discussione che nessuno tra i cittadini vorrebbe sentire per quel poco di credibilità che hanno ancora le nostre istituzioni e ci metta una pietra sopra.
Una discussione che inevitabilmente non potrebbe che vertere sulla sua modesta azione come assessore. Certo in questi giorni una “goccia” che ha fatto traboccare il vaso ma noi siamo più preoccupati dal contenuto dell’intero vaso che dell’ultima goccia”.
Rinaldo Zanini
Presidente Appello per Lecco