Elezioni Lecco 2020: Habemus Ciresam, il centrodestra ha scelto
Il sigillo dei vertici dei tre partiti su Peppino Ciresa

Habemus papam, habemus Ciresam, ovvero Peppino nella circostanza.
Infine habemus Ciresam
Nelle prossime ore è programmato un incontro tra i responsabili regionali di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia: l'onorevole Paolo Grimoldi, la senatrice Daniela Santanché e l'eurodeputato Massimiliano Salini ratificheranno l'intesa raggiunta sulla candidatura di Giuseppe "Peppino" Ciresa per il centrodestra alle elezioni comunali di Lecco del 2020. E' scattata insomma la famosa, o famigerata, ufficialità che ha tenuto in sospeso una decisione già presa, come abbiamo ampiamente anticipato. Ieri sera Salvini ha posto il suo imprimatur.
Al via la sfida elettorale
Si dà così il via alle danze e la campagna elettorale entra nel vivo, con la sfida tra l'ex presidente dei Commercianti (e ora alla guida di Confidi), il leader di Appello per Lecco Corrado Valsecchi e l'ex direttore di Api Lecco Mauro Gattinoni. Va da sé che siano loro i destinati ad accendere il confronto, senza nulla togliere a candidati di altre liste, del Movimento Cinquestelle (Silvio Fumagalli il designato) o che potranno fiorire nei prossimi giorni (come Forza Lecco che vede in pista l'outsider Luigi Aglioni).
L'unità del Centrodestra
Balza subito all'occhio l'unità del Centrodestra, che si è riconosciuta nella figura del settantaduenne Ciresa, dopo la caduta di parecchie teste a ruota del "gran rifiuto" di Daniele Nava. Anche la rosa leghista, che era poi confluita nell'indicazione della capogruppo Cinzia Bettega, è evaporata davanti alla scelta di Salvini che da tempo parla di campo largo e di tentativo di sfondare nella cosiddetta società civile.
La spaccatura del Centrosinistra
Più articolato e complesso il panorama a sinistra, segnato dalla spaccatura della storica alleanza tra Pd e Appello per Lecco. Valsecchi era partito da lontano, forse troppo da lontano, con la sua autocandidatura, ma ha dovuto fare i conti con l'impennata del segretario cittadino Alfredo Marelli che ha lanciato Gattinoni come diretta espressione del Partito democratico, bocciando nel contempo la squadra dell'uscente Virginio Brivio.
Gattinoni in pista da mesi, Ciresa dovrà darsi una road map
Anche Gattinoni l'ha presa da lontano essendo già in pista da mesi e avendo accelerato la sua marcia di avvicinamento a Palazzo Bovara in queste settimane a partire dall'annuncio in quel di Acquate, sua patria nativa. Peppino Ciresa dovrà rimontare il tempo perduto e stabilire una road map in accordo con quegli esponenti della Lega che gli torneranno preziosi nella ricognizione della città e dei problemi che da anni si manifestano e sulla cui mancata soluzione dovrà far leva il Centrodestra.
Il Peppino lecchese
In città già si parla apertamente del confronto anche perché il Peppino lecchese è uno che ha attraversato mondi diversi, ma assai popolosi. Di qui la sua riconosciuta popolarità, propria di uno che ha con merito guidato il Cai, Confcommercio, che ha provato una esperienza assessorile e una lunga vicenda presenza nella Giunta della Camera di Commercio. Per tacere della presidenza che forse gli sta più a cuore, alla guida dell'Aurora San Francesco, una polisportiva che ha concorso a fondare e che attraversando molteplici discipline ha catturato nel tempo la partecipazione di tante generazioni e di altrettante famiglie.
Chiusa la danza dei nomi
Se la danza dei nomi si apre e si chiude qui, ora la musica passa ai programmi, laddove si è curiosi di capire obiettivi, metodi e tempi con i quali la prossima amministrazione vorrà governare una città già in difficoltà e ora avvelenata dal Coronavirus.