Da “discarica” a risorsa: il nuovo centro di raccolta di Lecco e la sfida del riuso
Informare per trasformare: il linguaggio della sostenibilità parte dai rifiuti

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del gruppo Ambientalmente in merito al centro di raccolta di Lecco.
Da “discarica” a risorsa: il nuovo centro di raccolta di Lecco e la sfida del riuso
Le parole che usiamo rivelano il grado di informazione o disinformazione che abbiamo in merito ad un argomento. E quindi anche il peso di quello che diciamo.
Se come forza politica, come avvenuto in questi giorni con l'articolo di Forza Italia, uso ancora “discarica” per definire il centro di raccolta rifiuti, evidentemente non so nemmeno che le isole ecologiche servono per conferire rifiuti differenziati, sia domestici sia non domestici, che vanno considerati una grande risorsa economica e non semplicemente “immondizia” di cui disfarsi.
Se ritengo rifiuti gli oggetti usati che possono essere recuperati a nuova vita, non conosco le linee guida di regione Lombardia che indicano certamente vicinanza, ma chiara separazione tra centro di raccolta e centri del riuso. Forse non è noto a chi contesta che l'obiettivo del “riuso” è, infatti, quello di ridurre il conferimento all’isola ecologica di materiali ancora utilizzabili. Il centro del Riuso, come luogo del riutilizzo e del ripristino, è un luogo di incontro, oltre che di scambio, che accoglie le persone, prima degli oggetti. Un luogo educativo, dove realizzare laboratori didattici e in cui pratiche riparative hanno anche una forte valenza sociale e trasformativa, e quindi convivono e si affiancano in modo generativo.
Il Comune di Lecco ha vinto il Bando PNRR sull’economia circolare su tre linee: ecoisole-interrati-cestini intelligenti, centro di raccolta e centro del riuso, proprio perché i progetti presentati e finanziati (quasi 4 milioni complessivi) sono stati valutati innovativi e capaci di migliorare la qualità del servizio e della raccolta differenziata.
In particolare il nuovo centro di raccolta in linea e digitalizzato, offre numerosi vantaggi rispetto a un centro di raccolta tradizionale: una gestione più efficiente, economica e trasparente, una maggiore informazione e partecipazione alla raccolta differenziata e una migliore gestione dei rifiuti e della loro differenziazione. Questo è un grande passo in avanti: qualcosa che non avevamo.
Il vecchio centro di raccolta, più piccolo, sotto un cavalcavia, con attrezzature obsolete, era certamente più simile ad una discarica; avremmo dovuto chiuderlo per far posto al cantiere del quarto ponte, conferire fino a ultimazione dei lavori i nostri rifiuti in altri comuni o direttamente al termovalorizzatore, con spese aggiuntive oltre al disagio per i cittadini lecchesi, per poi ritornare ad avere al vecchio centro di raccolta, meno sicuro, con gli utenti in coda lungo la strada.
Ambientalmente