Una interrogazione alla base della cacciata di Redaelli

"Ho sempre difeso Redaelli, soprannominato da me “caterpillar” per la sua determinazione, ma questa volta il caterpillar ha sbagliato a ingranare la marcia e si è ribaltato"

Una interrogazione alla base della cacciata di Redaelli
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Una interrogazione. Sembra incredibile ma è questa la causa dell'allontanamento di  Roberto Redaelli dal gruppo "Pescate per le Libertà". E' quanto ha spiegato questa mattina il sindaco Dante De Capitani.

L'interrogazione incriminata

La causa del contendere quindi sarebbe una  interrogazione di 9 pagine per chiedere conto alla Giunta della decisione di concedere la palestra agli anziani per il corso di ginnastica. Ciò a scapito dei bambini del G.S.Pescate. A presentarla è stata il braccio destro, fino a ieri, del sindaco Dante De Capitani, ovvero il consigliere Roberto Redaelli. Un’interrogazione presentata in Comune senza che fosse discussa con De Capitani e dai toni forti.

Il sindaco

A spiegare la decisione presa dal gruppo consiliare Pescate per le Libertà di escludere Roberto Redaelli dalla maggioranza e spogliarlo dal ruolo di capogruppo è stato il primo cittadino. “Nell’interrogazione Redaelli ha parlato di decisioni non democratiche prese da noi e ci ha accusato di voler buttar fuori i bambini dalla palestra" ha detto De capitani. "Peccato che le ore di corso per la ginnastica dolce fossero già state messe a calendario da tempo, mentre la richiesta del G.S. Pescate è giunta solo il 25 settembre. Gli anziani hanno già iniziato il corso che hanno già oltretutto pagato".

Rapporto incrinato

"Alla luce della affermazioni di Redaelli la nostra fiducia è venuta a mancare e ieri sera" ha aggiunto il sindaco che ha chiesto  un passo indietro a Redaelli.  Richiesta però respinta al mittente."Dopo averlo invitato a rassegnare le dimissioni, di fronte alla sua opposizione, l’ho fatto io".

Il caterpillar si è ribaltato

"Ho sempre difeso Redaelli, soprannominato da me “caterpillar” per la sua determinazione, ma questa volta il caterpillar ha sbagliato a ingranare la marcia e si è ribaltato" ha continuato De Capitani come un fiume in piena.

Nessun legame con la vicenda Gilardoni

Secondo il sindaco quindi l'addio con Redaelli nulla ha a che fare con il recente rinvio a giudizio dell'ex direttore del personale della Gilardoni Raggi X. Redaelli a febbraio infatti dovrà affrontare un processo per lesioni e maltrattamenti verso dipendenti ed ex dipendenti dell’azienda.  "La decisione del nostro gruppo esula completamente dalla vicenda Gilardoni" ha assicurato il borgomastro. "Ho pieno rispetto nella magistratura, fino a quando non ci sarà una sentenza, per noi Redaelli è innocente. Il consigliere rimarrà in Consiglio ma nel gruppo misto. In questi anni mi sono battuto per i bambini e la scuola, ho sempre detto che Pescate è il paese dei bambini felici e non posso accettare certe gravi affermazioni”. Al momento non è ancora stato deciso di verrà nominato per il ruolo di capogruppo di Pescate per le libertà.

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