Famiglia Fiocchi vende il 60 per cento dell'azienda

Un fondo riconducibile a Montezemolo acquisterà le quote per poi collocare la società in borsa.

Famiglia Fiocchi vende il 60 per cento dell'azienda
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Emergono dettagli circa la volontà della famiglia Fiocchi di vendere la maggioranza dell'azienda di Belledo.

La famiglia Fiocchi e il fondo di Montezemolo

La quotazione in borsa come obiettivo di medio periodo. Questo il piano messo a punto dalla famiglia Fiocchi per dare una prospettiva futura alla storica azienda di munizioni. Nell'incontro di oggi il presidente Stefano Fiocchi ha riferito ai sindacati che sarebbe stata raggiunta l'intesa, non ancora formalizzata, con Charme Capital Funds. Si tratta di un fondo italiano riconducibile a Montezemolo, definito come partner serio e specializzato nell'accompagnare società di famiglia verso la quotazione in borsa.

La quotazione in borsa a Londra o Wall Street

La famiglia Fiocchi dovrebbe mantenere il 40% del capitale e la presidenza. Il fondo di Montezemolo rileverà il 60% delle azioni per poi nel medio periodo (stimato in tre anni) procedere alla collocazione alla borsa di Londra o a Wall Street. Si tratta di mercati ritenuti più adeguati al settore della produzione di munizioni. Dovrebbe inoltre essere creata una Holding, ovvero una nuova società veicolo con tutte le società e le partecipazioni riconducibili al gruppo.

Nessuna smobilitazione ma investimenti

Saranno inoltre definite regole stringenti che impediscano operazioni straordinarie senza l'accordo della famiglia Fiocchi. Il presidente Stefano Fiocchi ha inoltre confermato gli investimenti previsti per lo stabilimento di Belledo, garantendo che non c'è nessuna intenzione di spostare la produzione.

Prospettive occupazionali e di crescita

Per quanto riguarda gli aspetti occupazionali a fine anno scadranno 147 contratti a termine (sui 650 totali). Se il mercato lo permetterà, l'intenzione della proprietà è quella di prorogarli con alcune stabilizzazioni. A preoccupare è il mercato americano, fondamentale per l'azienda, dove i margini sono in calo per l'alta concorrenza, il cambio sfavorevole e il rialzo dei costi delle materie prime.

Il commento della Uilm

Positivo il commento di Enrico Azzaro della Uilm Lecco: «si tratta di un'operazione finanziaria importante dove la famiglia raccoglie risorse significative, ma getta anche le basi per una maggiore apertura ai mercati internazionali attraverso la quotazione in borsa, passaggio necessario per rimanere competitivi».

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