Negli ultimi giorni, il rialzo termico ha favorito il consolidamento del manto nevoso sulle esposizioni soleggiate. Tuttavia, permangono criticità oltre i 3000 metri di altitudine, dove sono presenti strati deboli inglobati all'interno della neve, creando potenziali rischi per la stabilità del manto.
Per il fine settimana, l'arrivo di una nuova perturbazione porterà con sé deboli nevicate che interessano principalmente i settori alpini. Di conseguenza, il grado di pericolo per le valanghe sarà classificato come 2 (moderato), con un possibile aumento fino a 3 (marcato) nelle zone più esposte, in una scala che va da 1 (debole) a 5 (molto forte).
Oltre il limite del bosco, in alta quota, la neve fresca combinata con il vento moderato contribuirà alla formazione di nuovi lastroni di neve, soprattutto nelle conche e negli avvallamenti. Questi lastroni potrebbero cedere anche con un debole sovraccarico, aumentando il rischio di valanghe.
Nelle Prealpi, tra le quali quelle della provincia di Lecco, e sull’Appennino, il pericolo sarà tra 1 (debole) e 2 (moderato), con possibilità di locali problemi di stabilità oltre i 1800 metri. Le cause di questi rischi includono la presenza di strati deboli persistenti sulle esposizioni ombreggiate, ma anche il rischio di valanghe di fondo sui pendii esposti al sole.
Consigli e raccomandazioni:
- Consultare sempre il bollettino aggiornato prima di intraprendere escursioni.
- Scegliere percorsi sicuri, evitando le zone più esposte al rischio di valanghe.
- Portare sempre con sé l'ARTVA, la pala e la sonda per una rapida operazione di autosoccorso in caso di necessità.
La prudenza è fondamentale: goditi la montagna in sicurezza e rispetta sempre le indicazioni fornite dai bollettini ufficiali.