Lettere al Giornale

Che fare?

di Sergio Fenaroli

Che fare?
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Cari amici,
L’essere umano è tra le specie animali esistenti al modo, il soggetto tra i più mutevoli e adattabili alle situazioni che lo circondano, a volte scelte ed a volte imposte dalle condizioni esterne, come in questa drammatica battaglia contro il “coronavirus”.
Tutti noi, ci stiamo ingegnando per vivere al meglio il nostro tempo tra le mura domestiche con le persone a noi più care ed a volte, sfortunatamente o per scelta, anche soli.
In pochi giorni siamo stati indotti a vivere in condizioni surreali e giorno dopo giorno ci siamo resi conto che l’isolamento tra le persone è per noi la misura necessaria, indispensabile, il contributo più importante che ciascuno di noi è chiamato a garantire.
Le attività quotidiane che in condizioni normali venivano compiute con superficialità, in queste giornate di permanenza domestica prolungata, acquisiscono un valore diverso, per esempio, uscire di casa per fare la spesa richiede una particolare modalità comportamentale diversa, da fare in tutta sicurezza.
I contatti e le relazioni sono gli aspetti più significativi tra i più importanti da alimentare promuovere, ricevere e trasmettere, utilizzando oggi, strumenti tecnologici che agevolano e facilitano la comunicazione, l’insegnamento, la formazione… un tempo impensabili.
“Succede di frequente che ci si chiede.. come stai? Si, tutto bene, speriamo di incontrarci presto…”
In realtà non è così, sotto sotto… sì è pieni di angosce di tensioni di ansia, perché al più presto si inverta questa drammatica situazione che ha già registrato migliaia di persone decedute.
Nel chiuso delle nostre abitazioni, il pensiero va a tutte quelle persone che a vario titolo si stanno prodigando, esposte in prima linea per lenire, aiutare, salvare delle vite umane e noi assistiamo impotenti senza riuscire a dare una mano un aiuto concreto…
Sono sicuro che quando ne usciremo, ma già in questi giorni, sapremo conferire il giusto valore alle persone a noi più care, vicine, agli amici, ai nostri simili e più in generale a tutta l’umanità che con noi in contemporanea stiamo affrontando una “guerra” contro questo nemico invisibile.
Sosteniamo gli scienziati, le Istituzioni che ci coordinano e rappresentano, in uno “stato di guerra” la “catena di comando” deve essere unica, non prestiamoci a diffondere paure infondate e dar credito ai tanti cialtroni che purtroppo abbondano in queste inedite e straordinarie situazioni critiche.

RIMANIAMO A CASA MA SEMPRE IN CONTATTO !!!
INSIEME CE LA FAREMO !!!

Sergio Fenaroli

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