COLTIVIAMO

Frutteti domestici? Fragola e lampone possono dare grandi soddisfazioni

Alcuni consigli per coltivare dei piccoli frutti all'aperto in giardino o nell'orto ma anche in vaso su balconi e terrazzi

Frutteti domestici? Fragola e lampone possono dare grandi soddisfazioni
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Oltre a ortaggi e fiori, nei nostri spazi casalinghi possiamo coltivare anche i frutti. Ovviamente le tipologie sono tante e quelle che meglio si adattano a piccoli spazi in orti e giardini, o addirittura su terrazzi e balconi, sono, appunto, i piccoli frutti: semplici da coltivare a casa per ottenere prodotti con grandi proprietà benefiche per l’organismo e grande possibilità di utilizzo in cucina.

Questo è l’argomento al centro della prossima puntata di  ColtiviAmo,  il programma di Telecity condotto da Silvia Valenti e dedicato al mondo delle piante, in onda domenica sera alle 20 (e in replica il martedì alle 10 e il giovedì alle 11.45). Una iniziativa del gruppo editoriale Netweek che vuole avvicinare telespettatori, lettori e scuole al mondo della natura, grazie al sostegno dei partner TechnoprobeRegione LombardiaConsorzio Agrario LombardoValentina Edizioni.

Come coltivare piccoli frutti a casa

Quindi, quali sono i frutti che meglio si adattano alla coltivazione domestica? Lo spiega Stefano Boffi, agronomo e docente all’Istituto Professionale Agroambientale San Vincenzo di Albese con Cassano (CO). Possiamo cimentarci con la fragola e il lampone, afferma Stefano, perché richiedono spazi limitati e, anche ai meno esperti, possono offrire risultati soddisfacenti. Per prima cosa, non hanno bisogno di particolari terreni, come invece il mirtillo che necessita di un terreno più acido.
La fragola può essere coltivata in piena terra, ma Stefano suggerisce prima di ricoprire il terreno con la pacciamatura, quella tecnica che protegge la coltivazione dalla crescita di erbacce e mantiene l’umidità del suolo ricoprendolo con un materiale particolare, aggiungendo anche della paglia tra le file. Mentre se coltiviamo la fragola in vaso o in fioriera non dobbiamo esporla a sud o al sole diretto tutto il giorno, e prestare molta attenzione al drenaggio, evitando ristagni di acqua ma assicurando comunque un terrene sempre umido bagnando all’occorrenza per evitare che si secchi.

L’agronomo Stefano Boffi durante le riprese della puntata di ColtiviAmo dedicata ai frutteti domestici, con gli studenti dell’Istituto Agrario San Vincenzo

Il lampone, invece, consiglia Stefano, sarebbe meglio coltivarlo in piena terra, creando una piccola spalliera di sostegno dove si possa arrampicare la pianta. Ci sono varietà diverse di lampone, avverte l’agronomo: le unifere, che fioriscono e quindi fruttificano una sola volta l’anno, e le rifiorenti, che possono fare anche due produzioni, in estate e in autunno. In questo caso bisognerà prestare maggiore attenzione e cambierà anche la tecnica di potatura.
Infine, rispetto ad altri frutti come mela e caco, questi piccoli frutti vanno raccolti solo quando perfettamente maturi, perché non maturano fuori dalla pianta, e vanno pertanto consumati freschi appena raccolti, o sottoposti subito alle varie tecniche di conservazione e trasformazione.

La ricetta de La Bergamina: Risotto ai frutti rossi

Quando pensiamo a questo risotto, così amato dai clienti del ristorante La Bergamina di Arcore (Mb), ci viene in mente Cappuccetto Rosso che, attraversando il bosco, raccoglie piccoli frutti come preziosi tesori. Non sarà stata lei a cucinare dopo aver sconfitto il lupo, quel compito sarà sicuramente spettato alla nonna che, con il bottino raccolto da Cappuccetto e con tutta la cura e l’amore che solo le nonne sanno donare, avrà preparato un piatto indimenticabile.
La stessa cura che lo staff de La Bergamina mette nell’accogliervi ogni giorno. Perché cucinare non è solo un gesto quotidiano, ma un vero atto d’amore.

Ingredienti: 80 g di riso Carnaroli; 50 g di frutti di bosco misti (mirtilli, lamponi, more); 1 bicchiere di Lambrusco secco; 1 cipolla rossa; 1 litro di brodo vegetale; 40 g di burro; 20 g di Parmigiano Reggiano grattugiato; Sale e pepe q.b.; Gorgonzola 50 gr; Panna fresca 20 ml.
Per la crema di gorgonzola: 50 g di gorgonzola dolce; 30 ml di panna fresca.
Preparazione
Per prima cosa preparate la crema di gorgonzola, è molto facile e potrete sfoggiarla anche per altre ricette. In un pentolino, scaldate la panna a fuoco dolce, aggiungete il gorgonzola a pezzetti e mescolate ottenendo una crema liscia, spegnete il fuoco e tenete da parte.
Adesso un passaggio molto importante, la tostatura del riso, che serve a sigillare i chicchi e a far si che il riso sia più resistente e rilasci gradualmente l’amido. Tostate i chicchi con un po’ di sale e poi aggiungete la cipolla, quando sarà dorata sfumate con il Lambrusco. Quando l’alcol sarà evaporato aggiungete il brodo vegetale e iniziate a risottare.
Dopo circa 14 minuti di cottura, unite i frutti di bosco amalgamandoli. Togliete dal fuoco e mantecate con burro e Parmigiano, regolando di sale e pepe.
Ed ecco la parte più instagrammabile! Impiattate adagiando il risotto in un bel piatto da portata, decorate con la crema di gorgonzola e qualche frutto di bosco fresco disposto ad arte.
Buon Appetito!

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