Sexgate di provincia

La storia del sindaco-maestro e della telecamera nel bagno delle donne

Il 52enne avrebbe piazzato una microspia nella toilette della scuola elementare per un gioco erotico con una collega sposata... a scoprire tutto una maestra che è anche sua rivale in politica.

La storia del sindaco-maestro e della telecamera nel bagno delle donne
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Una di quelle storie che paiono uscite da una commedia all'italiana tra il boccaccesco e il raffazzonato. E invece ad Albano, in provincia di Bergamo, ci ha pensato la realtà a superare la fantasia. Gli ingredienti ci sono proprio tutti: sesso, segreti, tradimenti e la scoperta che a ordire il gioco proibito fosse proprio il sindaco dell'amena cittadina... Et voilà, lo scandalo è servito.

Scandalo a scuola: telecamera nel bagno delle donne

Da Prima Bergamo

Tutto parte dal fatto che, venerdì 19 febbraio 2021, nel bagno delle docenti della scuola elementare di Albano Sant'Alessandro, viene scoperta una piccola telecamera, nascosta nell’erogatore della carta igienica e fissata con del nastro adesivo.

La maestra che effettua la scoperta avverte subito la dirigente dell’istituto, che - accertata la presenza del dispositivo - inizia sgomenta a convocare singolarmente i docenti e chiama i carabinieri.

Il giallo in realtà si svela quasi subito: a fare outing è un maestro, che però non è un insegnante qualunque... perché vesta anche i panni del sindaco del paese.

Giochi pericoloso fra il sindaco-maestro e la collega

Il 52enne Maurizio Donisi ha ammesso di aver messo lì la telecamera per un gioco erotico con una collega sposata, della quale non ha voluto fare il nome. E la telecamera, ha sottolineato, è rimasta accesa solo per la giornata del “gioco”.

Sembrerebbe però che nelle immagini registrate non figuri solo la collega...

La dirigente dell’ufficio scolastico provinciale ha assicurato che nella vicenda non sono stati coinvolti i bambini e che effettivamente le riprese riguardano solo le insegnanti. Sta di fatto che il sindaco non si presenta a scuola da allora e non ha presieduto nemmeno alla seduta del Consiglio comunale per approvare il bilancio nemmeno cinque giorni dopo, prendendosi un periodo di malattia per problemi personali.

Il primo cittadino non vuol saperne di dimettersi

Nel frattempo la notizia rimbalza anche sui media nazionali. L’opposizione del Comune si augurava che fosse la stessa maggioranza a chiedere le dimissioni del sindaco dopo lo scandalo. Invece il primo cittadino, indagato per interferenze illecite nella vita privata, con l’aggravante della funzione pubblica svolta, non viene affossato dalla sua squadra, che fa quadrato.

Manca un anno alla fine del secondo mandato di Donisi ma la sua lista civica, pur dissociandosi da quanto successo, esprime solidarietà umana e ne approfitta per snocciolare i buoni risultati dell’Amministrazione in corso.

Starà a lui, al limite, decidere se è il caso di andare avanti oppure no.

A scoprire tutto, la sfidante alle ultime elezioni

Di tutt’altro tenore, chiaramente, gli interventi dell'opposizione. E chi c'è all'opposizione?

Ironia della sorte, a scoprire la telecamera è stata proprio una collega insegnante, Angela Pagano, che si era presentata candidata sindaca alle elezioni comunali del 2017 nella lista contrapposta all'attuale maggioranza.

La maestra e avversaria politica, sconfitta alle urne da Donisi, colei che ha scoperto (casualmente) il tutto, ora tuona:

"Dai consiglieri di maggioranza ci aspettiamo un po’ di dignità: non saremo noi a chiedere le dimissioni del sindaco. Devono farlo loro, per dimostrare che hanno capito la gravità dell’accaduto e che il bagno delle maestre non è il set per film porno".

Le parole del sindaco

Nella giornata di ieri, domenica 28 febbraio 2021, il sindaco-maestro è alla fine ricomparso sui social con un messaggio:

Insomma, le intenzioni paiono chiare. Il maestro-sindaco non pare intenzionato a fare un passo indietro e rilancia accusando di sciacallaggio coloro che chiedono le sue dimissioni. Il 52enne è attualmente al secondo mandato, che scadrà nel 2022.

"Di giorno e di notte — prosegue il post del sindaco —, quando io stesso ero ammalato di Covid e le ambulanze squarciavano il silenzio portando via i nostri cari, il mio impegno e l’impegno di tutta la mia fantastica e onesta giunta non è diminuito anzi è aumentato. Oggi che vicende personali, del tutto estranee alla pubblica amministrazione, mi coinvolgono, e verranno affrontate in altre sedi, non vengo meno al mio impegno e sono qui, umilmente, a fianco dei miei concittadini e del mio paese al quale ho giurato amore eterno. W Albano!

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