In montagna

Alla riscoperta di alpeggi e malghe in Lombardia

Tra alpeggi e malghe, alla scoperta delle bellezze naturali e dei sapori tipici sulle vette lombarde

Alla riscoperta di alpeggi e malghe in Lombardia
Pubblicato:
Aggiornato:

Alpeggi e malghe sono i luoghi ideali per scoprire la montagna lombarda e i suoi sapori tipici. Nella nostra regione ci sono più di 650 alpeggi e oltre 870 malghe, che si trovano tra i 1.324 e i 1.833 metri di altezza, ma raggiungendo anche i 2.500 m. Si tratta di territori che vivono grazie alla gestione dei pascoli e alla produzione di formaggi, dove le aziende agricole, in secoli di attività ed esperienza, hanno trasformato il paesaggio montano in quello che vediamo ora. E hanno dato anche solide radici alle tradizioni e alla cultura delle popolazioni di montagna.

L'eccellenza dei prodotti lombardi di montagna

Negli alpeggi vengono regolarmente trasferiti, ogni anno, circa 150.000 capi di bestiame fra bovini, ovini, caprini, equini e anche suini. Ed è negli alpeggi che vengono prodotti innumerevoli prodotti lattiero-caseari tipici della tradizione lombarda. Come i formaggi Dop quali Bitto, Silter, Formai de Mut, Strachitun, Nostrano Valtrompia. In molti alpeggi si può trovare nell’ospitalità agrituristica una valida occasione per conoscere meglio questa affascinante attività e degustare le prelibate produzioni agroalimentari elaborate nei piatti tipici della tradizione lombarda. Inoltre, è possibile fare esperienze dirette per conoscere i processi produttivi dei formaggi o dei lavori quotidiani quali la mungitura, la caseificazione e la conduzione degli animali al pascolo. Per conoscere meglio questo mondo, Regione Lombardia, con il supporto di Ersaf, ha avviato una serie di programmi e azioni volte alla valorizzazione di alpeggi e malghe.

Itinerari dei prodotti di malga: lo Silter Dop nella Valle delle Messi

Il Silter è un formaggio semigrasso a pasta dura, prodotto durante tutto l'anno, esclusivamente con latte crudo. Il prodotto è pronto al consumo dopo almeno 100 giorni di stagionatura. Da Ponte di Legno, seguendo la Strada Provinciale SP29 in direzione Passo Gavia, si arriva alla Malga Sant’Apollonia, dove si può parcheggiare e conoscere come si produce il Silter Dop. Da qui iniziano i due percorsi proposti, con diversa lunghezza e difficoltà. Quello più impegnativo per raggiungere il “Lago Nero”, dove si trova anche l’omonima Malga, e proseguire sino al Passo Gavia e al Rifugio Bonetta. Oppure uno più accessibile, verso il Rifugio Valmalza e il “Bivacco Linge”.

Il nostrano Valtrompia Dop nella Foresta Regionale Valgrigna

Il nostrano di Valtrompia Dop è un formaggio semigrasso a pasta extra dura, prodotto tutto l’anno, a partire dal latte crudo e con l’aggiunta di zafferano. Il gusto e l’aroma sono pieni e intensi, con una stagionatura che deve durare almeno 12 mesi. Sulla Strada Statale SS42 si prende l’uscita per Piancamuno e quindi si sale fino a Plan di Montecampione 1800 dove, in un ampio parcheggio libero, potrà essere lasciata l’auto. Anche in questo caso sono due gli itinerari proposti. Uno più agevole e adatto alle famiglie, partendo dal rifugio Dosso Rotondo scende alla malga “Poffe di Bacinale” in comune di Bovegno. Poi si risale tornando al Plan di Montecampione e si prosegue sino alla malga “Rondeneto” e alla sua stazione nota con il nome “Malga del Luca”. Infine, attraverso un suggestivo sentiero fra i larici, si giunge al Museo Etnografico “Silter di Gianico” e da qui si risale alla malga di “Rosello di mezzo” e al rifugio “E. Tironi”. Il percorso più lungo e per escursionisti esperti, invece, partendo sempre dalla malga “Poffe di Bacinale” risale, seguendo il sentiero 3V “Tre Valli”, sino alla “Foppa del Mercato”. Da lì si scende al rifugio "E. Tironi" e si ritorna poi a Plan di Monte campione.

La via del Bitto, attraverso la Val Gerola e la Val Lesina

Il Bitto è un formaggio grasso a pasta cotta di latte vaccino crudo con aggiunta o meno di latte caprino come da disciplinare di produzione. Dalla pasta semidura e compatta e dal sapore dolce e butirroso da giovane, più forte e aromatico con l’invecchiamento. Il percorso previsto si sviluppa su 15 km e può essere effettuato in diverse tappe, tra la Val Lesina e la Val Gerola. Si parte dall’Alpe Legnone, raggiungibile solo a piedi, circa un’ora di cammino dal parcheggio più vicino, e si arriva al Rifugio Bar Bianco all’Alpe Culino, raggiungibile invece anche in auto. Qui è possibile scoprire come nasce il Bitto Dop, oltre che poterlo assaggiare e acquistare. Lungo il percorso si incontrano altri alpeggi, come l’Alpe Cappello e l’Alpe Luserna, da dove si può godere una bellissima vista sul Monte Legnone.

Nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, tra sport e natura

Il quarto percorso permette di scoprire diversi prodotti tipici, tra cui il Bitto e lo Scimudin di Bormio, formaggio fresco a pasta molle, immergendosi nella splendida natura del Parco Nazionale dello Stelvio, con delle bellissime camminate ma anche sulle due ruote, in particolare con le e-bike, grazie ai diversi punti di ricarica per le bici elettriche. I sentieri da percorrere sono tantissimi, e per tutti si può prendere come punto di partenza la malga Valle dell’alpe a Valfurva. Un agriturismo recentemente ristrutturato facilmente raggiungibile grazie alla strada del Passo del Gavia. Qui è possibile vedere come si fanno i formaggi, degustare piatti tipici e pernottare. Attrezzata, come già anticipato, per la ricarica delle e-bike. Altre tappe imperdibili sono la Malga dei Forni, raggiungibile in 15 minuti a piedi dal parcheggio e da cui ammirare l’omonimo ghiacciaio, il rifugio Sunny Valley e l’Alpe Gavia.

Per maggiori informazioni su alpeggi e malghe in Lombardia rimandiamo alla pagina dedicata sul portale dell'Ersaf.

Seguici sui nostri canali