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L’oste di Cassina Fra’ Martino entra nel gotha dei biersommelier

Il prossimo obiettivo di Alessandro Beretta è quello di partecipare al campionato del mondo dei degustatori.

L’oste di Cassina Fra’ Martino entra nel gotha dei biersommelier
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Un meratese entra nel gotha dei degustatori di birra. È Alessandro Beretta, per tutti Alex, titolare dal 2012 della Birreria Cassina di Cassina Fra Martino.

Nel gotha dei biersommelier

Il trentottenne ha ricevuto nei giorni scorsi il diploma di Biersommelier rilasciato dall’Accademia Doemens di Monaco di Baviera, il più prestigioso riconoscimento a livello internazionale per chi opera nel settore e, in generale, per gli appassionati: in Italia sono meno di trecento le persone che si possono fregiare del titolo di “sommelier della birra”, numero tanto ristretto da far intendere quanto sia difficile raggiungere questo traguardo.

A sinistra, Alessandro Beretta, titolare dal 2012 della Birreria Cassina di Cassina Fra Martino, che nei giorni scorsi ha ottenuto l’importante riconoscimento di Biersommelier dall’Accademia Doemens di Monaco di Baviera

«La birra è una passione che coltivo da quando avevo quindici anni - ha svelato Alessandro - Ho studiato questo mondo da autodidatta e ho poi frequentato alcuni corsi, ma fino a pochi anni fa non avrei mai pensato di poter diventare un sommelier. Dopo averci pensato per almeno due anni ed averne atteso un altro per essere selezionato (sono solo trenta le persone ammesse ogni anno), finalmente ho potuto partecipare al corso autunnale del 2019».

Dalla Birreria Cassina

A questo punto, Alessandro non ha mancato di sottolineare l’impegno richiesto per affrontare questo percorso, dedicato ad aspiranti degustatori con una formazione già solida nel campo della birra.

«Il corso è suddiviso in due parti, ciascuna della durata di una settimana - ha spiegato - La prima si svolge a Monaco all’Accademia Doemens, dove si studiano la storia della bevanda, le tecniche di produzione e i fondamenti della degustazione. Le lezioni della seconda parte, invece, si tengono a Santarcangelo di Romagna e sono dedicate agli abbinamenti col cibo e alla stesura di una carta della birra».

Durante il corso i partecipanti devono affrontare esami scritti e pratici che verifichino la loro preparazione.

«Esami che hanno messo a dura prova anche un appassionato come me - ha confessato Alessandro - che mi dedico a questo mondo da più di vent’anni».

A Cassina Fra' Martino

Passione, quella per la birra e per la cucina in generale, che è nata in famiglia e di cui Alessandro ha deciso di fare la propria professione: dopo aver frequentato l’istituto alberghiero, ha lavorato per alcuni anni a Milano in ristoranti di alto livello ed ha persino cucinato sotto la guida dello chef pluristellato Alain Ducasse. A venticinque anni, però, ha scelto di prendere un’altra strada:

«Ad un certo punto mi sono trovato ad un bivio: potevo continuare la mia carriera in cucina oppure fermarmi, riavvicinarmi a casa (Alessandro è originario di Missaglia) e costruire una famiglia. Ho scelto quest’ultima strada e - non manca di sottolinearlo più volte - non mi sono mai pentito di averlo fatto».

Così, otto anni fa il sommelier ha rilevato i locali di una vecchia osteria di Cassina e ha aperto le porte della sua birreria, dove trasmette ad appassionati e non la cultura della birra.

Adesso, dopo aver ottenuto l’ambito riconoscimento, non ha intenzione di fermarsi e ha già in mente i prossimi obiettivi:

«Ora che sono Biersommelier mi piacerebbe seguire un Master of Beer per approfondire alcuni aspetti della produzione e della degustazione - ha infatti concluso - e, come mi hanno consigliato colleghi ed amici, partecipare al campionato del mondo dei degustatori. Nel frattempo continuerò a viaggiare in moto - le due ruote sono l’altra sua grande passione - alla scoperta di prodotti sempre nuovi: quello della birra è un mondo vastissimo, non si smette mai d’imparare».

Già, perché oltre a quelle più classiche, gli avventori del suo locale possono degustare birre ricercate e particolari, selezionate personalmente da Alessandro tenendo presente un unico riferimento: la qualità. Viene allora a mente quella vecchia massima secondo cui la vita è troppo breve per bere vini mediocri: Alex l’ha presa e, sostituendo al vino la birra, l’ha fatta propria, portandola con sé ogni giorno.

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