Il romanzo «Il battito di Rigel» si rivolge a tutti gli imprenditori
Alll’Officina Badoni è stato presentato giovedì il primo libro di Corrado Maggi

Un centinaio di persone hanno partecipato alla presentazione del libro «Il battito di Rigel - Il coraggio di fallire», scritto da Corrado Maggi e pubblicato una manciata di giorni fa da Teka Edizioni. L’evento si è svolto nella serata di giovedì 19 giugno all’Officina Badoni di Lecco. Lecchese doc, ora residente a Sirtori, Maggi ha 58 anni e di lavoro fa l’ingegnere: dopo un’esperienza ultraventennale nel mondo dell’acciaio con una specializzazione nelle catene, oggi lavora come manager nell’ambito della filtrazione industriale. E per la prima volta ha indossato i panni dello scrittore, sfruttando una certa predisposizione per la scrittura.
Corrado Maggi ha presentato il suo primo romanzo
«Il mio è un romanzo, una storia universale, un viaggio intimo scaturito da alcune vicende personali che mi hanno portato alla realizzazione di questo volume - ha spiegato l’autore - parla di riscatto e di cura personale, di sicuro è un viaggio autentico nelle emozioni». Il protagonista si chiama Riccardo Rigel, come la stella della costellazione di Orione, ed è un ingegnere, imprenditore e piccolo inventore che suo malgrado, in quanto socio di un’azienda in difficoltà, si trova a cercare di salvare la storica impresa di famiglia con una procedura concorsuale molto difficile. In seguito, senza svelare troppo, la storia prosegue suscitando sentimenti come la vergogna, lo sconforto e la paura, arrivando ad una netta conclusione.
Un aiuto all’imprenditore
«Questo libro, acquistabile online sul sito di Teka Edizioni, ha anche uno scopo sociale - ha continuato Corrado Maggi - Non vuole solo narrare le vicissitudini, ma far vedere che la luce c’è sempre, come la stella Rigel brilla e spicca nei pensieri difficili. Vuole essere d'aiuto all’imprenditore, sensibilizzandolo sui meccanismi del codice della crisi, che mi permetto di criticare. Affronta la tematica del fallimento imprenditoriale da una prospettiva diversa: se morire è parte dalla vita, perché pensare che l’azienda sia eterna? E’ una presa di consapevolezza importante, perché il fallimento può essere accompagnato, senza onta e vergogna». «Il battito di Rigel» restituisce dignità a una storia intricata e sofferta, offrendo uno sguardo lucido e partecipe.
«Non smettere di cercare la propria stella»
«E’ un romanzo che parla di giustizia e di resistenza, di errori e di rinascita, di cosa significhi perdere tutto e ripartire da se stessi - ha detto ancora Maggi - Un invito a non smettere di cercare la propria stella, anche quando il cielo sembra spento. Infine tengo molto ad esprimere un ringraziamento speciale all’editrice Mariangela Tentori per aver reso possibile tutto ciò».