Eccellenze lecchesi

Expo Dubai, vetrina unica per Todema

L’azienda di Cesana è stata scelta dal Commissario italiano per rappresentare le eccellenze del nostro Paese

Expo Dubai, vetrina unica per Todema
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 E tra le dieci imprese del Belpaese che il Commissario Italiano ha scelto per rappresentare, all’interno della prestigiosa vetrina di Expo Dubai al Padiglione Italia, le eccellenze del nostro Paese, l’unica di tutto il sistema Confapi. Todema, cioè l’Officina Meccanica Todeschini Mario srl, è una straordinaria realtà manifatturiera che è specializzata nella costruzione di macchine per il packaging and beverage, pharma, printing and coloring oltre che nella progettazione meccanica, sistemi robotici e simulatori. A Dubai Todema è stata invitata per aver realizzato il Dynamic Servo Platform, un simulatore che riproduce la corsa di un’automobile e fa risparmiare tempo nello sviluppo dei prodotti. Questo simulatore innovativo è frutto di due anni di lavoro di Todema e della Rebel Dynamics, lo spin-off dell’azienda di Cesana Brianza nato in collaborazione con l’Università di Pavia, che dall’originale idea del cliente VI-Grande, multinazionale italo-tedesca leader nella produzione di software per simulatori con cui collaborano da anni, ha realizzato questa macchina presentata a livello mondiale nell’ottobre scorso. All’ambizioso progetto ha collaborato pure ApiTech, la divisione innovativa e sviluppo di Api Lecco e Sondrio: insieme a Todema ha individuato un’altra finalità per il simulatore nato inizialmente per il settore dell’automotive. Questo prodotto, infatti, verrà destinato per fini riabilitativi sviluppando un caschetto neurale che permette di comandare dispositivi meccanici per aumentare la confidenza delle persone con la disabilità .

Expo Dubai, vetrina unica per Todema

«Siamo molto orgogliosi di questa nostra partecipazione a Expo Dubai – ha commentato visibilmente soddisfatto Giovanni Todeschini, 52 anni, Ad di Todema – A rappresentare l’azienda negli Emirati Arabi vi sono due pilastri del team che hanno sviluppato il progetto Dynamic Servo Platform: gli ingegneri Luca Palamara, project manager, e Lorenzo Panzeri, nostro rappresentante in Rebel Dynamic. Per noi Expo Dubai è una vetrina internazionale unica e il riconoscimento del lavoro fatto dai miei collaboratori. Una grande occasione che ci permetterà di entrare in contatto con altre realtà innovative, avviare nuovi progetti e farci conoscere ancora meglio sui mercati esteri, europei in particolare. Poi sicuramente rappresenta un nuovo stimolo per continuare a fare innovazione e ricerca».

Ma chi usa il Dynamic Servo Platform ?

«Questo simulatore viene usato dalle case automobilistiche per sviluppare nuovi modelli di auto, ridurre i tempi di progettazione e i test su strada. Prima – per passare dalla progettazione alla messa su strada – servivano almeno tre anni di cui quasi due di test su strada; oggi, grazie a questo sistema, possiamo fare questo lavoro in poco più di un anno. Il simulatore riduce sensibilmente i tempi di sviluppo, ottimizza i modelli matematici dell’auto che si vuole realizzare, restituisce al pilota le stesse sensazioni percepibili come se fosse su strada, ad esempio accelerazioni e decelerazioni,frenate, vibrazioni dovute a dossi, manto stradale disconnesso. Sono apparecchi che vengono usati dai team di Formula 1 per fare i test: non hanno lo scopo di allenare il pilota ma di mettere a punto le performance dell’auto. E sono soluzioni molto utili anche a chi fa componentistica, ad esempio ai produttori di pneumatici per capire la bontà di nuovi prodotti, le mescole e le geometrie migliori».

Insomma le applicazioni sono numerosissime

«Ci sono pure molti aspetti legati alla ricerca. Stiamo collaborando con aziende impegnate nei sistemi per la guida autonoma in modo da sviluppare il software in un ambiente sicuro per l’auto, il pilota e le persone. Inoltre alcune università stanno facendo ricerca per analizzare la relazione tra uomo e macchina, per capire come reagisce il corpo sollecitato in particolari condizioni – stanchezza, distrazioni, particolari accelerazioni – e per determinare il grado di confort ottimale per il pilota».

L’azienda lecchese che non sta mai ferma. «Tutto merito dei miei collaboratori: sono giovani, determinati e talentuosi. Ed è grazie a loro che stiamo realizzando un’isola robotica con Nokia e Vodafone, due campioni che forse per la prima volta stanno portando avanti un progetto innovativo con una Pmi. Se ci sono nuove occasioni per investire – anche su progetti ad alto rischio - non ci tiriamo mai indietro».

Ricerca e innovazione nel Dna

Todema, nata nel 1960, grazie all’intraprendenza di Mario Todeschini, scomparso nel dicembre scorso, ha sempre avuto nel suo Dna ricerca e innovazione. L’azienda di Cesana Brianza oggi fattura 4,5 milioni di euro, per il 30% derivante dall’export, e occupa 26 dipendenti la metà dei quali ingegneri meccanici, meccatronici e elettronici. «Papà era un disegnatore, un eccellente capofficina che, dopo aver fatto esperienza in alcune aziende lecchesi, ha deciso di aprire l’officina per progettare macchine piegatrici e di trafila per le imprese metallurgiche lecchesi – ricorda Giovanni Todeschini, entrato in azienda alla fine degli Anni Novanta dopo aver conseguito la laurea in ingegneria meccanica - All’inizio del 1990 papà ha conosciuto Piero Macchi, un imprenditore varesino per il quale ha messo a punto una macchina per la produzione della capsuleper il settore beverage, in particolare per le bottiglie di vino, facendo diventare Enoplastic leader del settore».

Per molti anni la produzione di queste macchine è stata prevalente, poi, con l’ingresso dell’ingegner Giovanni Todeschini, Todema ha via via diversificato la produzione, realizzando anche macchine per il packaging, il pharma e il printing and coloring per arrivare alla sfida dei simulatori. «Successivamente abbiamo acquisito notevoli competenze in ambito robotico – aggiunge - Con il Politecnico di Milano nel 2016 abbiamo realizzato il primo simulatore collocato nella galleria del vento per simulare il moto ondoso del mare, esperienza a punto simulatori per l’automotive: il primo è installato presso la loro sede italiana a Udine e il secondo al Politecnico di Milano, ma ne stiamo costruendo altri due per i mercati esteri».

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