Eccellenze lecchesi

Elemaster continua a crescere, ma "è difficile trovare risorse qualificate"

Il Gruppo Elemaster è stato fondato nel 1978 in uno scantinato di Merate da Gabriele Cogliati e sua moglie Rosella

Elemaster continua a crescere, ma  "è difficile trovare risorse qualificate"
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Nel 2022 ha conseguito un fatturato consolidato di 330 milioni di euro, mentre il budget per il 2023 è di 400 milioni, con un portafoglio ordini superiore a 650 milioni. I clienti attivi sono oltre 200. Basterebbero questi dati per comprendere la grande crescita del Gruppo Elemaster, attivo nei settori trasporti ferroviari, medicale, test dei semiconduttori, avionico e difesa, robotica ed energia, nonchè partner tecnologico di start-up. Un’eccellente realtà che oggi dà lavoro complessivamente ad oltre 1.500 persone nel mondo, di cui oltre 600 impegnate proprio nell’headquarter di Lomagna.

Elemaster continua a crescere, ma "è difficile trovare risorse qualificate"

La sede brianzola, venerdì 14 luglio, è stata visitata da Alessandro Fermi, assessore all’Università, alla Ricerca e all’Innovazione di Regione Lombardia, accompagnato da Mauro Piazza, sottosegretario con delega all’Autonomia e ai Rapporti con il Consiglio di Regione Lombardia.

I due esponenti politici hanno dialogato con i vertici di Elemaster. «Attualmente stiamo vivendo una fase di sviluppo importante, siamo stati protagonisti di una crescita molto forte negli ultimi anni ma l’avremo anche in quelli a venire - ha spiegato Valentina Cogliati, president & Ceo dell’azienda, figlia dei fondatori Gabriele Cogliati e Rosella Crippa - In Italia, oltre che a Lomagna siamo presenti a Montevecchia e a Potenza. All’estero invece abbiamo plant in Belgio, Romania, Germania, Tunisia, Stati Uniti, Cina e India, per supportare i mercati locali».


Per quanto riguarda il mercato del lavoro italiano è emersa una criticità

«I nostri collaboratori sono sempre stati il fattore strategico più importante per lo sviluppo ma oggi soffriamo molto sul fronte della ricerca del personale: ci risulta difficile trovare risorse, sia diplomati che laureati - ha continuato Cogliati - Gli ingegneri, in particolare elettronici, che studiano negli atenei lombardi hanno ottime competenze ma sono pochi per coprire il fabbisogno dell’intero territorio. Perciò ritengo siano necessarie politiche più incisive di orientamento per ragazzi e ragazze, queste ultime presenti ancora in numero molto limitato nelle facoltà stem».

Dove cercare la soluzione?

«Intendiamo aumentare la collaborazione con le scuole tecniche e Università, favorendo anche gli scambi tra quelle lombarde e le altre regioni. Elemaster può essere un polo d’attrazione per i laureati provenienti da facoltà del Sud, ma si andrebbe a generare un problema abitativo. Per questo auspico che Regione Lombardia possa intervenire e supportare questo tipo di programmi: da parte nostra la volontà di attrarre i giovani e formarli è massima».

Altra questione emersa è relativa agli attuali spazi

«Ci stiamo attrezzando per costruire un ampliamento della sede di Lomagna sull’adiacente terreno di nostra proprietà - ha affermato la Ceo del gruppo, in cui il fratello Giovanni Cogliati ricopre il ruolo di vicepresident & Cco - Tutto ciò genererà ulteriore occupazione, con ricadute positive su tutto il territorio».

Il Gruppo Elemaster è stato fondato nel 1978 in uno scantinato di Merate da Gabriele Cogliati e sua moglie Rosella

Oggi offre servizi tecnici di design e produzione di apparati elettronici high tech. Nel tempo è cresciuta sempre più, dando vita in Italia a Eleprint (circuiti stampati), Eletech (servizi di progettazione e certificazione del prodotto), Eurosystems (produzione schede elettroniche nel sud Italia). Nel 2010 è iniziato un forte processo di internazionalizzazione con l’apertura di sedi nel mondo. L’ultima battuta spetta proprio al fondatore Gabriele Cogliati: «Fra pochi giorni, esattamente il 19 luglio, festeggerò 55 anni di lavoro. Ringrazio tutti i miei maestri per quanto creato in questi anni, a partire dall’Ing. Buzzi della Cemb di Mandello del Lario e l’Ing. Pistorio di ST. Ora l’azienda è in buone mani e le nuove generazioni sono supportate da un management molto valido».

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