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Baby sitter o asilo nido?

Baby sitter o asilo nido?
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Si avvicina la fine dell’anno e, per molti genitori, il temuto gennaio. ‘Temuto’ perché è il mese in cui normalmente si devono fare le iscrizioni per l’asilo nido, pensando già all'anno scolastico successivo. E non è facile per una famiglia scegliere quale sia la soluzione migliore per il proprio bambino. Se la mamma è a casa o lavora da casa, o se ci sono i nonni a disposizione, la scelta naturale è quella normalmente di tenere il bambino con sé. Ma per sempre più genitori il dilemma è asilo nido o baby sitter?

Ci sono opinioni contrastanti su questo tema. Per quanto riguarda le voci ‘pro baby sitter’ quello che viene principalmente sottolineato è la garanzia di un’attenzione personalizzata, con una persona dedicata al piccolo in ogni momento, anche per i programmi di alimentazione e pisolino secondo necessità. C’è poi la flessibilità: quando, per esempio navigando tra i siti web dedicati alla ricerca di baby sitter, si scorrono gli elenchi di persone che cercano lavoro come baby sitter a Milano e dintorni, si può verificare quali siano le baby sitter disponibili dopo cena, oppure nel week end, o nei giorni e nelle ore in cui abbiamo esattamente bisogno di un supporto. Ma flessibilità significa anche che la tata abbia la possibilità di accorrere in caso di urgenza (per questo la vicinanza alla propria abitazione dovrebbe essere un parametro di scelta da non sottovalutare). Altro punto a favore della tata è la ‘salute’: si sa come negli ambienti affollati le malattie proliferino facilmente. Nell'ambiente domestico il bambino potrebbe essere esposto a un minor numero di germi – sebbene alcuni genitori preferiscano esporre il bambino ad alcuni germi nei primi anni di vita per rafforzare il suo sistema immunitario –

Dall'altra parte il nido garantisce molte volte una formazione educativa che una baby sitter giovane potrebbe non avere. Anche l'interazione sociale vissuta all'interno di un asilo nido è un grande vantaggio, un modo per prepararsi alla scuola materna e imparare a comportarsi in un ambiente scolastico.

E per quanto riguarda i costi? Purtroppo in Italia non ci sono posti a sufficienza negli asili nidi pubblici (dove per altro le rette non sono così contenute) e pertanto le famiglie si vedono costrette a rivolgersi a strutture private, di certo più costose.

Se una famiglia invece ha più bambini o ha la possibilità di dividere la spesa di una baby sitter con un’altra famiglia, ecco che il costo di una tata potrebbe diventare vantaggioso.

Commenti
Claudia

La congiunzione giusta sarebbe “E”, non “O”. Lavorare da casa è un lavoro a tutti gli effetti e non si può fare mentre il bambino schiaccia un pisolino (e se non dorme?). La madre che non lavora, come pulisce casa? Credete davvero che i bambini dormano per ore, lasciando il tempo alla madre di sbrigare le faccende o anche solo lavarsi i capelli? Anche se il bimbo dormisse, non si potrebbe di certo lasciare in mezzo alle esalazioni di prodotti chimici, né abbandonarlo incustodito. Non tutti hanno i nonni a disposizione. Mia figlia frequenta il nido 3-4 ore al giorno, altrimenti vivrebbe in una stalla. Chi dice di fare tutto da sola (e magari ha anche la frangetta fonata), o ha figli letargici o mente.

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