Economia

Api Lecco Sondrio traccia un'analisi delle imprese: "Bene la produzione ma preoccupa il caro energia"

"Le aziende Api di Lecco e Sondrio godono di buona salute, ma sono anche alla finestra in attesa di capire la ricaduta di questi aumenti sconsiderati".

Api Lecco Sondrio traccia un'analisi delle imprese: "Bene la produzione ma preoccupa il caro energia"
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Api Lecco-Sondrio ha presentato nella mattinata di oggi, martedì 8 febbraio 2022, il primo report dell' “Analisi congiunturale IV trimestre 2021”. Il 2022, per l'associazione Piccole Medie Imprese, è difatti iniziato con una novità importante, ovvero l’avvio della collaborazione con Confapindustria Lombardia che si avvale del supporto di Maria Garbelli dell’Università Bicocca di Milano per la realizzazione delle indagini del Centro Studi.
"L’obiettivo di questo servizio per la nostra associazione è avere il polso costantemente aggiornato sull’andamento delle nostre aziende associate. Le nostre indagini, infatti, sono uno zoom puntato sul mondo Api delle provincie di Lecco e Sondrio", spiegano da Api Lecco-Sondrio.

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L’analisi del quarto trimestre 2021: "Produzione in grande crescita"

Oggi  è stata presentata l'attività del Centro Studi con il risultato dell’analisi congiunturale del quarto trimestre 2021 alla presenza del presidente Api Lecco-Sondrio Enrico Vavassori; Maria Garbelli, docente dell'Università Bicocca Milano, e Andrea Beri, amministratore delegato Ita Spa e consigliere Api Lecco Sondrio.

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"L’anno che abbiamo chiuso da poco è stato estremamente positivo per le nostre imprese associate, 9 su 10, infatti, hanno registrato aumenti del proprio fatturato; la produzione è aumentata per l’84% degli intervistati anche se con aumenti considerevoli nei costi di gestione per il 90% delle aziende. L’occupazione resta stabile per il 54% degli intervistati, 4 su 10 hanno implementato il proprio organico nel corso dello scorso anno".

Dai dati emerge anche che cresce fortemente il mercato di destinazione domestico, 80% è verso la Comunità Europea, cala al 53% per l’Europa non comunitaria ed è poco più del 20% verso il resto del mondo. C’è ottima fiducia nelle imprese per quanto riguarda lo sviluppo per i mercati comunitari per l’anno in corso.

Per Api a pesare è il caro energia e i prezzi in aumento delle materie prime

"Come sappiamo il 2021 ha registrato un forte aumento dei costi delle materie prime, quindi per evitare di dover subire l’andamento estremamente volatile dei prezzi, nel 2021 il 67% delle nostre associate ha fatto ricorso straordinario del magazzino, ritenuto più conveniente. Atteggiamento prudenziale che continua ancora oggi tra gli imprenditori: il 60% di loro, infatti, prevede anche per il 2022 di far ricorso allo stoccaggio interno - hanno spiegato da Api- Per quanto riguarda il 2022 le aziende del Lecchese e della Valtellina mantengono un atteggiamento cauto per vari fattori di forte incertezza, in particolare per le tempistiche e i prezzi".

A pesare sulle imprese anche i ritardi di consegna, che hanno condizionato 8 imprese su 10, e le mancate consegne hanno generato complessità organizzative per il 45% degli intervistati.
"L’altro aspetto che desta forte preoccupazione tra i nostri imprenditori sono gli aumenti dei costi per l’energia: il 41% di loro ha dichiarato di essere in allarme e 2 su 10 sono molto preoccupati".

“Ciò che emerge da questo interessante report del nostro Centro Studi – commenta Enrico Vavassori, presidente di Api Lecco Sondrio – è lo specchio fedele di quello che sento ogni giorno parlando con i miei colleghi imprenditori. Abbiamo chiuso un anno molto positivo, il 2021, siamo ottimisti per quanto riguarda produzione e fatturato per il 2022, ma siamo estremamente preoccupati per gli aumenti dei costi dell’energia di queste ultime settimane che temiamo possano andare a ricadere, come sempre, sul consumatore finale. Se la situazione non si sblocca e si risolve positivamente, saremo costretti a ritoccare i prezzi dei listini. Quindi direi che le aziende Api di Lecco e Sondrio godono di buona salute, ma sono anche alla finestra in attesa di capire la ricaduta di questi aumenti sconsiderati".

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