Il ’68. Costruzione e decostruzione di un mito: se ne parla a Lecco

Protagonista della serata sarà la professoressa del liceo classico e linguistico Manzoni di Lecco Diana Perego che è co autrice del volume. Con lei "dialogherà" il professor Franco Minonzio, anche lui docente del Manzoni.

Il ’68. Costruzione e decostruzione di un mito: se ne parla a Lecco
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Il ’68. Costruzione e decostruzione di un mito: se ne parla a Lecco domani, martedì 12 febbraio alla Libreria Parole nel Tempo (in via Partigiani 19 a partire dalle 21) , attraverso la presentazione del libro di Sandro De Nobile. Protagonista della serata sarà la professoressa del liceo classico e linguistico Manzoni di Lecco Diana Perego che è co autrice del volume. Con lei "dialogherà" il professor Franco Minonzio, anche lui docente del Manzoni.

Il ’68. Costruzione e decostruzione di un mito: se ne parla a Lecco

Il volume costituisce un contributo, dalla prospettiva del teatro e della poesia, alla riflessione sul movimento di idee originato nel ’68, e sviluppato nel decennio successivo. Il punto di vista parziale non deve trarre in inganno: i movimenti di massa che hanno attraversato quegli anni sono impensabili al di fuori delle trasformazioni della sfera economica e produttiva che hanno investito l’Occidente, ma è sul piano delle rappresentazioni del mondo, quello che un tempo si definiva ‘sovrastrutturale’, che milioni di donne e di uomini hanno preso consapevolezza di sé e della urgenza di estendere la sfera dei diritti e delle libertà ad ogni aspetto, individuale e collettivo, della vita sociale.  Il volume che si presenta, Il ’68. Costruzione e decostruzione di un mito (Chieti, Solfanelli, 2018), è stato scritto da giovani studiosi che, per ragioni anagrafiche, non potevano aver preso parte a quei movimenti: questo disegna una prima ragione di distacco critico, che consente di tagliare fuori ogni indulgenza verso un’ottica memorialistica. Chi però ha vissuto le esperienze di quegli anni può trovare interessante il confronto tra la percezione – di necessità provvisoria - dei conflitti di idee quale era avvertita allora, e la valutazione di chi è cresciuto in tempi di bilanci, consentiti dalla distanza temporale.   D’altro canto, osserva il curatore Sandro de Nobile, occorre non dimenticare «la natura costituzionalmente magmatica e sfuggente di ogni “movimento”, che nella normalizzazione trova ad un tempo la propria fissazione in termini che lo rendono finalmente fermo allo sguardo del microscopio, e la propria morte, la morte dell’oggetto mobile, infine definito e cristallizzato».

La professoressa Diana Perego

Che buon parte dei contributi al volume, tra i quali quello della Prof.ssa Diana Perego, siano incardinati sulla riformulazione del linguaggio teatrale avvenuto nel ’68 e dintorni (più che sulla rappresentazione teatrale del ’68 medesimo) è in un certo senso naturale: dare forma pubblica ai conflitti di idee, uscire dal privato del quale era per la prima volta riconosciuto il carattere intersoggettivo, politico, ha comportato forme di teatralizzazione delle quali tutt’oggi, inconsapevolmente, ci avvaliamo, e che hanno coinvolto sfere tra loro diversissime, dalla moda, all’architettura, alla comunicazione istituzionale (per nulla dire della comunicazione pubblicitaria). La dimensione del ‘mito’ era, in un certo senso, ineludibile.

La Libreria Parole nel tempo di Lecco

La Libreria Parole nel tempo di Lecco contribuisce con questa presentazione ad una riflessione, finora forse sin troppo timida, sui mutamenti della società intervenuti negli ultimi decenni: mutamenti che la rapidità dei fenomeni rende di difficile rappresentazione. Essa però viene certo ostacolata da una ‘memoria breve’ che sembra fare tabula rasa del recente passato, in modi palesemente interessati, per poterlo meglio riscrivere a beneficio di chi ignora.

 

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