Emozioni, cinema e riflessione: il Lecco Film Fest chiude in bellezza con premi, anteprime e grandi protagonisti
Barbara Chichiarelli, Marta Donzelli, Filippo Scotti, Giovanni Esposito ed Enrico Mentana tra i protagonisti della giornata conclusiva del Lecco Film Fest

Grande successo ieri, domenica 6 luglio 2025 a Lecco per la giornata conclusiva della sesta edizione del Lecco Film Fest, il festival promosso da Confindustria Lecco e Sondrio e organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo.
Emozioni, cinema e riflessione: il Lecco Film Fest chiude in bellezza con premi, anteprime e grandi protagonisti
Protagonista dell’ultima giornata è stata Barbara Chichiarelli, che ha ricevuto il Premio Lucia. Attrice versatile, sia nel campo delle serie – dalla prima stagione di Suburra, dove è chiamata a impersonare Livia Adami, la sorella del boss Aureliano, a The Good Mothers – format premiato alla Berlinale – fino a M - Il figlio del secolo, nella quale interpreta Margherita Sarfatti, la critica d’arte amante di Mussolini. Sia al cinema con La dea fortuna di Ferzan Özpetek e Favolacce dei fratelli D’Innocenzo.
«Più si è curiosi più si riesce a leggere la realtà che è complessa – dice Barbara Chichiarelli –. Ho la sindrome dell’impostore che mi accompagnerà tutta la vita perché ancora non ci credo che mi pagano per fare una cosa che mi diverte».
E sui tanti personaggi realmente esistiti da lei interpretati aggiunge:
«C’è bisogno un po’ di tutto, di puro e semplice intrattenimento, ma anche di un cinema più impegnato. Laddove non arriva la scuola, può arrivare il cinema approfondendo degli aspetti».
A seguire l’anteprima nazionale del film Le città di pianura di Francesco Sossai, alla presenza della produttrice Marta Donzelli, premiata anche lei con il Premio Lucia, e dell’attore Filippo Scotti. Il film uscirà il 25 settembre distribuito da Lucky Red.
«Bisogna ricordarsi sempre di tenere un pensiero, entrare pieni e non vuoti – dice Marta Donzelli –. Anche nella vita a volte ci sentiamo un po’ messi sullo sfondo, in realtà bisogna riempirsi. L’umanità, quella che si sente in questa sala, qui al Cinema Aquilone di Lecco, è la stessa che troviamo in questo gruppo di personaggi un po’ falliti, protagonisti del film, che però non perdono mai il senso dell’umanità».
E Filippo Scotti, attore esordiente nel film È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino:
«Ho sentito subito molta umanità in questa storia. Prima del set facevamo delle prove molto tranquille lì in Veneto e è nato tutto senza alcuna forzatura. È una cosa molto rara e spero che possiate intravederla in questo piccolo grande film».
Nel pomeriggio anche l’attore e regista Giovanni Esposito ha incontrato il pubblico del Lecco Film Fest presentando la sua opera prima Nero (2024).
«Viviamo in tempi memorabili, ma di cui non vorrei avere memoria – dice Giovanni Esposito –. Siamo bombardati da immagini devastanti come quelle che provengono da Gaza o dall'Ucraina, subiamo un delirio di onnipotenza da parte dei potenti, si va verso una condizione di singolarità, non di comunità. Per cui, se ognuno si aprisse a dei piccolissimi sacrifici verso l'altro, molte cose migliorerebbero».
Nel corso della mattinata si è tenuto il dibattito Questi tempi memorabili tra Francesco e Leone XIV: immagini da un’epoca di cambiamento, condotto da Daniele Bellasio (vicedirettore de Il Sole 24 Ore) con Marco Campanari (presidente di Confindustria Lecco e Sondrio), Davide Milani (presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo) e tre voci autorevoli del giornalismo contemporaneo: Marco Bardazzi, giornalista e fondatore dell’agenzia di comunicazione BEA, Liliana Faccioli Pintozzi, caporedattore esteri di Sky TG24 ed Enrico Mentana, direttore del TG La7.
Hanno riflettuto sulla sfida di fissare immagini memorabili in un’epoca dominata dalla velocità del flusso digitale e dalla rarefazione del contesto narrativo. Una mattinata dedicata all’ascolto e al dialogo, in cui il cinema ha fatto da sfondo a una riflessione più ampia: quella sul ruolo delle immagini e delle parole nel raccontare il nostro presente, con un particolare focus dedicato alla svolta storica rappresentata dal passaggio dal pontificato di Francesco a quello di Leone XIV.