"LA SFIDA DELLA PAROLA"

Con Leggermente viaggio di Del Debbio tra Guerra, famiglia, educazione, politica e fede

Serata di successo a Calolzio

Con Leggermente viaggio di Del Debbio tra Guerra, famiglia, educazione, politica e fede
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Guerra, famiglia ed educazione, ma anche politica e fede. Sono queste le tappe del viaggio che, il noto giornalista e conduttore televisivo Paolo Del Debbio, ha ripercorso durante la serata organizzata nel salone dell’oratorio San Michele di Foppenico a Calolziocorte nella serata di ieri, lunedì 2 maggio, all’interno della tradizionale rassegna letteraria “Leggermente” firmata  sa Assocultura ConfCommercio Lecco  (oggi doppio appuntamento con Fiammetta Borsellino e Pietro Ichino)

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Con Leggermente viaggio di Del Debbio tra Guerra, famiglia, educazione, politica e fede

Presente all’evento oltre al protagonista e al moderatore della serata, il direttore editoriale del gruppo Netweek Giancarlo Ferrario, anche Cristina Valsecchi nella duplice veste di presidente di zona per Confcommercio Lecco e assessore agli Eventi del Comune di Calolziocorte. A far da cornice anche una nutrita platea di cittadini, accorsi in massa per assistere alla serata.

Paolo del Debbio e Cristina Valsecchi

L’incontro è stato l’occasione per il giornalista toscano, classe 1958, di presentare la sua ultima fatica letteraria, dal titolo “Le 10 cose che ho imparato dalla vita” in un’intervista fiume che ha ripercorso le tappe e i temi fondamentali che hanno segnato e contraddistinto la sua vita, dagli studi all’università fino all’approdo a Mediaset. Rispondendo alle domande del giornalista Ferrario, Del Debbio ha parlato per oltre un ora e mezza, mettendo a nudo concetti, pensieri e emozioni a livello personale.

La guerra

La serata è entrata subito nel vivo con il tema della guerra, molto sentito anche dai presenti: “Non esistono conflitti giusti o sbagliati. - racconta Del Debbio - La storia è piena di esempi. Quello che più mi preoccupa, in quest’ultimo conflitto tra Russia e Ucraina è la totale mancanza del rispetto verso gli altri, lo sconvolgimento di quelle regole basilari per la tutela dei civili. Dall’altra parte, però, c’è anche un Unione Europea incapace di fare da tramite tra le parti, priva di una qualsivoglia politica estera degna di tale nome. È un po’ come curare una broncopolmonite, con un’aspirina…”.

“Pillole di vita vissuta”

Spazio poi anche ad alcune vere e proprie “pillole di vita vissuta”, attraverso le quali il giornalista ha ripercorso la sua adolescenza partendo dai due anni di studi in seminario, attraversando il periodo universitario, fino ad arrivare agli anni ’80 con l’ingresso a Mediaset che, come da lui stesso definito, è avvenuto “dall’entrata principale” nel ruolo di assistente di Fedele Confalonieri.

“È stato un maestro per me. - racconta - Un uomo che può essere riassunto in una sola parola: equilibrio. Da lui ho imparato tanto, ma soprattutto a sopravvivere nella giungla della vita. Ricordo quando ancora giovane gli chiesi quanto tempo avessi per svolgere un compito assegnatomi. Sapete, la risposta era sempre quella: “Il tempo che hai a disposizione”. Ecco, da li ho capito cosa volesse dire lavorare”.

La famiglia

Un pensiero è poi stato rivolto alla famiglia verso cui Del Debbio, dopo aver perduto il padre in giovane età, nutre un grande rispetto e gratitudine: “Devo il 100% di quello che sono alla mia educazione famigliare, al mio babbo e alla mia mamma. Nei loro insegnamenti, ho le mie radici, basi solide nate da quei semi che i miei genitori hanno saputo piantare e che hanno atteso sbocciare. L’unico modo per educare i figli è quello del dialogo, occorre seminare e dialogare sempre, anche quando sembra tutto inutile. E diciamocelo chiaramente, senza avere lo smartphone tra le balle… sia nostre che dei nostri figli”.

La politica

Non le ha mandate a dire nemmeno parlando della politica che, secondo il conduttore, sarebbe incapace di risolvere tutte quelle problematiche che oggi interessano la stragrande maggioranza degli italiani: “La mia speranza - continua il giornalista - è quella di vedere qualche cambiamento con la grande possibilità delle elezioni per il prossimo anno. Credo che bisognerebbe candidare al Parlamento molti più sindaci, amministratori locali di primissimo livello”.

Per Del Debbio, infatti, il segreto per rilanciare una politica sana ed efficace starebbe proprio li: “Non li candideranno mai… purtroppo la classe dirigente ha paura della concretezza che questi amministratori potrebbero portare con il conseguente spostamento dell’attenzione dall’attuale demagogia su cui sono basati la quasi totalità dei discorsi politici”.

A conclusione dell’evento è intervenuta anche l’assessore Valsecchi che ha voluto ringraziare i presenti per il calore dimostrato e il parroco don Antonio per l’ospitalità. L’appuntamento con Leggermente è ora per sabato 7 maggio alle ore 21, sempre nei locali dell’oratorio di Foppenico a Calolziocorte con l’autore Gigi Riva che presenterà il suo nuovo libro “Il più crudele dei mesi”.

Luca de Cani

 

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