Inaugurata la mostra "Storie Salvate"

Capolavoro per Lecco parla al cuore delle persone, "Le storie da salvare sono le nostre"

"La miglior chiave di lettura è guardare questi dipinti con l'incanto delle favole".

Capolavoro per Lecco parla al cuore delle persone, "Le storie da salvare sono le nostre"
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Come ormai da tradizione, per il terzo anno consecutivo, la vigilia della festa patronale di Lecco ha suggellato attraverso l'inaugurazione della mostra "Capolavoro per Lecco" la perfetta sintesi tra fede e cultura, tra spiritualità e arte, in un'apoteosi del Bello che non è fine a stesso ma che è cibo e nutrimento per gli occhi, per le menti, per i cuori.

Capolavoro per Lecco parla al cuore dei lecchesi

E' salito oggi, domenica 5 dicembre 2021, il sipario su "Storie Salvate", la mostra-evento promossa dalla Comunità   pastorale e dall’Associazione culturale Madonna del Rosario in collaborazione con il Comune di Lecco, Regione Lombardia  e Fondazione Comunitaria Lecchese.

Una esposizione magnifica quella allestita a Palazzo delle Paure, che è stata  organizzata con l'obiettivo di favorire, attraverso l’arte, l’incontro con il Mistero della Salvezza. Un incontro che potrà avvenire attraverso tre opere. Due dei dipinti appartengono a collezioni private: si tratta di 'Adorazione dei pastori', attribuita al pittore veneto Jacopo Bassano, olio su tela del 1530, di 'Adorazione dei pastori' dipinto nel 1555 di Giovan Battista Moroni. Arriva, invece dal Santuario di Santa Maria Nascente di Arconate (MI) la 'Natività' di Andrea Previtali, olio su tela del 1520.

A presentare l'edizione 2021 di "Capolavoro per Lecco", prima della visita alle opere, sono stati il sindaco Mauro Gattinoni  ("Io non ho ancora visto nulla, ma vi dico già grazie per quello che avete fatto"), il prevosto monsignor Davide Milani (che oggi ha compiuto gli anni ma il regalo, invece che riceverlo, lo ha fatto a Lecco e ai lecchesi), l'assessore alla Cultura del Comune di Lecco Simona Piazza, la presidente della Fondazione Comunitaria Maria Grazia Nasazzi, Giovanni Valagussa, curatore insieme ad Antonio Mazzotta, e l'assessore regionale Stefano Bolognini.

Il sindaco Mauro Gattinoni

Il prevosto don Davide Milani

" La festa di San Nicolò di quest'anno come negli ultimi anni vive di due anime -  ha sottolineato il prevosto - Noi vogliamo uscire dalla parrocchia per incontrare la città. È un mandato che ci ha dato il Papa, ma non vuol dire abbandonare degli spazi per occuparne altri".

 

L'arte quindi, come mezzo per raggiungere le persone e comunicare loro un messaggio.  "Celebriamo il Natale e vogliamo lanciare una provocazione, cosa è il Natale per voi?  A Natale commemoriamo la nascita di Gesù e vogliamo ritornare alle origini. Lo facciamo in un modo che è proprio della Chiesa. Certo sarebbe improprio venire qui a fare catechismo, quindi usiamo il linguaggio della cultura e dell'arte e lo facciamo in  questo santuario della cultura".

 

Noi ci siamo attrezzati per spiegare questo linguaggio alla città. In che modo? In primo luogo è importante capire che non  si può visitare questa mostra da soli. Chi viene qui sa che deve impegnare 40 minuti di tempo e deve farlo con degli accompagnatori. È un po' la metafora della vita, dove è necessario mediare le esperienze. In secondo luogo vogliamo sottolineare che questi accompagnatori sono tutti giovani studenti. Il nostro obiettivo è dare in mano questa esperienza ai ragazzi".

Terzo punto, non certo meno importante, è la dimensione popolare della mostra. "Questo è un evento per  comunità - ha ribadito don Milani - Vogliamo un'iniziativa qualificata, ma che sappia parlare a tutti. La convenzione con il Comune consente un prezzo quasi simbolico per garantire accesso a chiunque".

"Le storie da salvare sono le nostre"

Un evento per la gente, che parla alla gente e che parla della gente. "Storie Salvate, ovvero il titolo,  non fa riferimento tanto alle opere. Le storie da salvare sono le nostre - ha chiosato il Prevosto - Abbiamo tutti bisogno di fare l'esperienza di credere che ci sia  Qualcuno che ci salva".

L'importanza dei giovani nel progetto Capolavoro per Lecco

"Quella con la Comunità pastorale è una una collaborazione nata tre anni fa - ha sottolineato l'assessore Piazza -  Quest'anno la mostra rientra a pieno titolo nelle grandi mostre dell'Amministrazione comunale a Palazzo delle Paure. Si sono incontrati gli obiettivi per una nuova visione della nostra città: questo è un evento promosso non per i giovani,  ma con i giovani per il rilancio del turismo culturale".

Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese

L'assessore Stefano Bolognini

La mostra nelle parole del curatore

Una mostra che vuole parlare a tutti. Così l'ha definita anche  il curatore Giovanni Valagussa. "Il primo anno siamo partiti con un dipinto di Tintoretto, poi nel 2020, anno difficile, abbiamo puntato su Lotto e un'artista contemporaneo per raccontare l'inquietudine della realtà".

"Quest'anno il tema è quello della natività quindi abbiamo pensato a un messaggio rasserenante e liberatorio.  Tutti e tre i dipinti raccontano l'arrivo di un bambino. Tutti e tre i dipinti hanno sulla sfondo delle rovine. Quindi sullo sfondo c'è il mondo in rovina antico e in primo piano il nuovo mondo che sta arrivando. La miglior chiave di lettura è guardare questi dipinti con l'incanto delle favole".

Capolavoro per Lecco: informazioni utili per le visite

Il percorso espositivo è stato pensato e progettato in completa sicurezza (sanificazione mani, mascherine e distanziamento) sia per i visitatori sia per quanti, studenti in PCTO, gli altri volontari dell’Associazione e il personale del Museo, garantiranno l’accesso e la visita nelle sale della mostra e negli spazi del laboratorio didattico. L’accesso sarà garantito a gruppi di 10 persone, ogni 15 minuti. Per visitare la mostra è necessario prenotare attraverso il sito www.capolavoroperlecco.it ed essere in possesso del green pass.  Il costo del biglietto è di 2 euro; sono previste numerose fasce di gratuità. La mostra inaugurata oggi sarà aperta al pubblico da  domani, lunedì 6 dicembre.

 

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