Pittura, letteratura e tragedia nel secondo appuntamento dei "Mercoledì dell’Arte"
Pennac, Pontormo e un dialogo tra parole e immagini: Michele Tavola e Alberto Benini guidano il pubblico in un viaggio tra romanzo e pittura.

Un bambino crocifisso sulla porta di un appartamento: è questo lo scioccante incipit scelto da Alberto Benini durante il secondo appuntamento dei "Mercoledì dell’Arte" di Olginate, edizione 2025 andato in scena ieri, 7 maggio 2025. Si tratta della descrizione di un tragico tableau vivant, che si rivela essere una macabra messinscena, con cui si apre Monsieur Malaussène, romanzo di Daniel Pennac. Un libro che ha fornito lo spunto per il confronto tra due forme espressive – letteratura e pittura – animato da Michele Tavola e Alberto Benini.
Pittura, letteratura e tragedia nel secondo appuntamento dei "Mercoledì dell’Arte"
Il romanzo, intriso di uno stile spesso tragicomico e grottesco, racconta di una suora che tatua opere d’arte sui corpi di prostitute da lei “redente”, in un atto simbolico di rinascita. Ma quei tatuaggi diventano una condanna: le giovani donne vengono rapite e uccise da collezionisti senza scrupoli, pronti a estrarre porzioni di pelle tatuata da rivendere come macabri feticci. Su una di loro è raffigurata magistralmente la Deposizione del Pontormo.
L’opera originale, conservata nella Cappella Capponi della chiesa di Santa Felicita a Firenze, è stata al centro del racconto di Tavola, che l’ha illustrata come culmine dell’evoluzione artistica del Pontormo. Il percorso parte dalla Madonna del Baldacchino di Raffaello – punto di riferimento anche per artisti come Fra Bartolomeo, Andrea del Sarto e Lorenzo Lotto – per arrivare, attraverso opere come la Pala Pucci, a un capolavoro che rompe con la tradizione.
La Deposizione del Pontormo non rappresenta una scena canonica: è sospesa in uno spazio irreale, priva di elementi architettonici e prospettici convenzionali. L’innovazione è evidente anche nell’uso del colore. Pennac, nel suo romanzo, affida al protagonista la descrizione dello sguardo e dell’espressione della Madonna, evocando l’intensa sofferenza e la compassione del volto dipinto dal Pontormo. Un parallelo che esalta la profondità emotiva della scena pittorica e la sensibilità letteraria dell’autore nel connettere arte visiva e narrazione.
La serata si è aperta con un caloroso applauso del numeroso pubblico alle parole del sindaco Marco Passoni, sempre presente alla rassegna, che ha rassicurato sulla continuità dell’iniziativa: i Mercoledì dell’Arte torneranno con nuove presentazioni, probabilmente già nel prossimo autunno.