Dialetto brianzolo: gughètæ, zabètæ e... vént di gran ball
Rubrica settimanale a cura dell'esperto Roberto Beretta.

Una pillola di dialetto brianzolo. Torna l’appuntamento con la rubrica dedicata alla lingua brianzola. Curata da Roberto Beretta, cassaghese, autore del dizionario brianzolo-italiano acquistabile in tutte le libreria del territorio. La puntata di oggi è dedicata alla gughètæ .
Dialetto brianzolo: gughètæ
La gughètæ nei tempi passati era un ritrovo triviale riservato a maschi di un certo rango, tipo nobili, possidenti e benestanti allo scopo di mangiare, bere e godersela. Il vino faceva la sua parte e in genere si finiva per sparlare o malignare, in modo particolare sugli assenti. Il tipo di ritrovo nel tempo è diventata una usanza anche per i meno abbienti, mantenendone però le caratteristiche.
Da qui fa adree la gughètæ è diventato il parlare male o spettegolare in compagnia sul conto di persone non presenti, facendo forza sul fatto che gli interlocutori un certo tipo di sarcasmo non lo disdegnano mai.
Tirà a gughètæ ha un significato simile e succede quando due persone stanno parlando tra loro di una terza persona. Quest'ultima è stimata e ben vista da uno dei due, al contrario l'altro interlocutore non la può vedere per cui, con insinuazioni e considerazioni, cerca di screditarla inculcando subdolamente nell'altro il tarlo del dubbio.
La distanza è minima da sparlascià che significa appunto parlare male, diffamare. Ul sparlasciôm è la persona che parla male di qualcuno, ma anche una persona che parla in modo sboccato e volgare e spesso parla solo perché ha la bocca.
Zabetà è invece lo spettegolare tipico delle donne, che a ben vedere può procurare gli stessi risultati. La zabètæ è la pettegola mentre la zabetàdæ è il pettegolezzo. Alcune donne in crocchio a spettegolare formano una zabetàiæ.
Un termine più recente per spettegolare o anche solo chiacchierare è cascià ball. Con ball in brianzolo si identificano diverse cose, in questo caso ci limitiamo al significato chiacchiere o frottole che un po' si collegano con quanto si sta dicendo.
Cüntà seu una fìlæ de ball sta per mentire in modo spudorato, véch püsee ball che patìnæ significa essere un raccontaballe poco credibile, vént di gran ball è convincere con l'inganno.
Ul balìstæ è colui che di regola racconta balle, ul balôm è un buontempome, ul balètæ è colui che parla sempre senza sapere lui stesso cosa sta dicendo.