Volontari per donare festa: iI 25 dicembre, l’1, il 3 e il 6 gennaio l’oratorio ospiterà i senza fissa dimora per il pranzo
Ai lecchesi è stato chiesto di regalare tempo ai bisognosi: posti esauriti in pochi giorni

«Uno spettacolo meraviglioso». Forse non usciremo migliori da questa pandemia, ma le iniziative organizzate per questo Natale dalla Comunità pastorale Madonna del Rosario ci hanno insegnato che si può continuare a sperare. Sulla scia del grandissimo successo delle «Scatole di Natale», dunque, il prevosto monsignor Davide Milani ha messo in cantiere un nuovo progetto di solidarietà: «Volontari per donare festa», che in pochissimi giorni ha coinvolto un numero «grandioso» di lecchesi, per regalare quattro giornate di festa a chi non ha nessuno.
Volontari per donare festa: il 25 dicembre, l’1, il 3 e il 6 gennaio l’oratorio ospiterà i senza fissa dimora per il pranzo
«Abbiamo chiesto ai lecchesi di mettere a disposizione un po’ del loro tempo o, chi non ne ha, dei piatti pronti - spiega don Davide - Nei giorni di Natale, Capodanno ed Epifania, ossia i tre giorni maggiori di festa, e il 3 gennaio, vogliamo offrire il pranzo ai senza fissa dimora, a tutte le persone che non hanno nessuno con cui festeggiare. Non semplicemente il pranzo, ma anche un momento di festa».
La prima fase di coinvolgimento è stata un successo senza precedenti: posti esauriti in pochi giorni nonostante l’ampliamento del numero di volontari e l’aggiunta di una data (quella del 3 gennaio, appunto): «Tutto è nato dal dialogo con le persone che sono venute a portare le Scatole, a cui abbiamo consegnato un volantino, invitandole a far diventare il dono il loro stile di vita. Molti si sono detti disponibili, quindi è nata questa iniziativa per andare avanti su questa strada. Abbiamo diviso ogni giornata in tre turni e ognuno può decidere se farli tutti e tre, due soli o anche uno».
Una ondata di solidarietà che ha travolto la parrocchia
Il 25 dicembre, l’1, il 3 e il 6 gennaio, dunque, si potrà partecipare dalle 10.45 alle 14, oppure dalle 1.45 alle 12.30 o in alternativa dalle 12.15 alle 14. «Se una persona non può o non riesce a venire ci prepara un piatto e ce lo porta. L’iniziativa di solidarietà vale anche per i bar e i ristoranti che vogliono darci una mano, quindi l’appello è rivolto a tutti». Un appello che in pochi giorni ha travolto ancora una volta la parrocchia, come era accaduto per le scatole: «Non riusciamo ad ospitare altri volontari e siamo stati travolti anche dal cibo donato. Tutto questo è uno spettacolo grandioso».
40 persone per turno
Ma cosa accadrà nelle date indicate? «In quelle tre giornate, in collaborazione con la Caritas, ospiteremo presso l’oratorio San Luigi le persone che solitamente vanno alla mensa. Pensiamo di dover preparare il pranzo per circa 40 persone a ogni turno».
Il bene genera altro bene e il proseguimento dell’iniziativa legata alle «Scatole» potrebbe generare un nuovo vortice di amore: «Sto ricevendo ancora moltissime testimonianze e ringraziamenti da chi ha ricevuto i doni contenuti nelle Scatole e questo mi riempie di gioia».