Vik Vittorio Arrigoni rivive nel ricordo di Bulciago
Ieri, a sette anni dalla scomparsa dell'attivista, l'Amministrazione ha voluto ricordarlo sul proprio sito.
Una lunga e commovente lettera quella pubblicata sul sito del Comune di Bulciago per ricordare Vik Vittorio Arrigoni. Il pacifista brianzolo fu rapito nella notte del 14 aprile mentre si trovava a Gaza e il suo corpo ormai privo di vita venne ritrovato il giorno successivo. Vik continua a vivere, però, nel ricordo dei suoi concittadini e di chi ha voluto continuare la sua battaglia con il motto "Restiamo umani".
Vik Vittorio Arrigoni nel ricordo dell'Amministrazione di Bulciago
"E' l’alba di un triste nuovo giorno, è il 15 aprile. E' l’alba di un triste nuovo giorno per Bulciago, per la Palestina, per la Siria, per tutti quegli angoli di mondo dove i Diritti Umani vengono continuamente negati e calpestati tra l’indifferenza delle persone o la divulgazione di informazioni di parte che, stranamente in ogni occasione, dimenticano sempre di parlare degli ultimi, degli indifesi, degli oppressi, delle persone che tra le lacrime e le bombe soffocano la propria tragedia umana nel silenzio del dolore che vivono, piangendo con dignità la morte dei propri cari, continuando a sperare in un futuro di Pace.
Vik Vittorio Arrigoni sette anni dopo
Un 15 aprile che ancora una volta scuote le nostre anime, che ci lascia sgomenti dinanzi alla violenza smisurata ed alla scia di morte che porta con sé, perpetrata dal senso di onnipotenza che guida le folli scelte dei potenti del mondo. Un 15 aprile che sette anni dopo quello stesso tragico giorno del 2011 unisce nuovamente Bulciago, la Palestina, il mondo intero, in memoria del nostro concittadino Vittorio Arrigoni e del suo immenso gesto d’amore per la vita e per il riconoscimento dei Diritti Umani nel suo, vivo più che mai, “Restiamo Umani”.
"Ti pensiamo vivo in mezzo a noi"
L’Amministrazione Comunale di Bulciago, tra l’assordante rumore dei missili in Siria che seminano morte, la continua oppressione del popolo palestinese e le ingiustizie che nel mondo quotidianamente vengono inflitte ad esseri umani non riconosciuti come tali dai grandi potenti della terra, vuole ricordare la tua tragica scomparsa caro Vittorio “Vik Utopia” pensandoti ancora vivo in mezzo a noi mentre continui, instancabilmente, a dare voce a chi non ha voce chiedendoci di unirci a te nella tua missione di difesa pacifica dei Diritti Umani negati nel mondo.
"Grazie Vik!"
Caro Vik, in questo nuovo triste 15 aprile è davvero difficile trovare parole che esprimano il nostro GRAZIE e quello dell’intera umanità per quello che hai fatto nella tua breve ma intensa vita interamente dedicata, per Amore, a servizio del prossimo, degli ultimi, degli oppressi, degli indifesi, delle sacrificali vittime innocenti, quale anche tu sei stato, di guerre di potere senza senso volute da uomini e donne che governano il mondo senza coscienza. Se fossi qui con noi ora non staresti in silenzio invitandoci a risvegliare le coscienze delle persone per cercare di alleviare, tutti insieme, il dolore di chi soffre ed è oppresso e siamo certi che lo faresti con tutta quell’energia e quel carisma positivo che ti ha sempre contraddistinto e che ha scosso e continua tutt’oggi a scuotere, numerose coscienze.
Se fossi qui con noi ora avremmo un Amico con cui confrontarci per continuare a sognare di realizzare quell’utopia che ha dato linfa alla tua bella vita e in cui noi ancora vogliamo continuare a credere e sperare perché un giorno tutti possiamo vivere in Pace, nel rispetto e nel pieno riconoscimento dei Diritti Umani in ogni angolo della terra".
Il ricordo del vicesindaco
Non sono mancate nemmeno le parole di dolore del vicesindaco Raffaella Puricelli. "Sette anni dopo, come se fosse oggi, le stesse emozioni, le stesse ore d’angoscia e di attesa speranza, lo stesso dolore profondo e incancellabile che per sempre accompagnerà le vite di chi era con me in quelle ore e con me ha sperato e pregato...Nel cuore della notte purtroppo quella terribile telefonata che mai avrei ed avremmo voluto ricevere" ha scritto Puricelli ricordando con grande pena nel cuore l'arrivo in paese della notizia della scomparsa di Vik.