Tentata violenza sessuale e sequestro di persona, clandestino rientra illegalmente in Italia: arrestato a Lecco

L'uomo ha confessato  agli agenti di essere rientrato nel territorio italiano nel mese di marzo 2019, clandestinamente, partendo dalla Libia.

Tentata violenza sessuale e sequestro di persona, clandestino rientra illegalmente in Italia: arrestato a Lecco
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Tentata violenza sessuale e sequestro di persona, clandestino rientra illegalmente in Italia: arrestato a Lecco. Le manette intono ai polsi di Z. K., classe 1998. di origini marocchine, sono scattate nel pomeriggio di ieri, lunedì 10 febbraio 2020.

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Tentata violenza sessuale e sequestro di persona, clandestino rientra illegalmente in Italia

Nel pomeriggio di ieri  infatti,  durante un posto di controllo in Via Marconi di Lecco, gli equipaggi della Polizia di Stato - Squadra Volanti  hanno fermato un’autovettura con a bordo un uomo  che risultava essere sprovvisto di documenti che attestassero la sua regolare posizione nel territorio nazionale. L'uomo  pertanto è stato accompagnato negli Uffici della Questura dove i poliziotti, a seguito di accertamenti,hanno scoperto che il  che il 32enne ,era destinatario di un ordine di espulsione firmato da Prefetto di Milano. Gli agenti hanno anche trovato la  documentazione attestante l'ordine di partenza rilasciato dall’ufficio della Polizia di frontiera dell’aeroporto “G. Marconi” di Bologna lo scorso novembre 2018. E non è finita quo perchè a carico del giovane sono emersi  anche diversi precedenti di Polizia per lesioni personali, tentata violenza sessuale, sequestro di persona e spaccio di stupefacenti. 

Partito dalla Libia

L'uomo ha confessato  agli agenti di essere rientrato nel territorio italiano nel mese di marzo 2019, clandestinamente, partendo dalla Libia. Il 32enne è stato  tratto in arresto per il reato di reingresso illegale nel territorio della Stato. Nella mattinata do oggi, martedì 11 febbraio 2020,   ha avuto luogo il processo direttissimo presso il Tribunale di Lecco dove l’arresto è stato convalidato ed l'uomo  è stato condannato alla pena, su richiesta delle parti, di mesi 8 di reclusione ed è stato rilasciato nulla osta all’espulsione.

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