In tanti alle celebrazioni per San Gerolamo Emiliani
Mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, ha presieduto la solenne concelebrazione per San Gerolamo Emiliani delle ore 10.30, con i padri e i sacerdoti della Valle San Martino, presenti anche le autorità civili e militari.
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Questa mattina tante persone per la festa di San Gerolamo Emiliani
Chiesa stracolma per la messa
Da uomo convertito, cristiano testimone di Cristo, a gigante della fede e della carità. Così si potrebbe definire in sintesi la vita di Girolamo Emiliani, santo del quale oggi si celebra, con particolare devozione, la festa liturgica a Somasca. La prima santa messa del giorno è stata celebrata da padre Franco Moscone, preposito generale dei Padri Somaschi. Don Roberto Trussardi ha presieduto, con padre Fausto De Bernardi la celebrazione eucaristica delle ore 8. Don Roberto ha così detto durante l'omelia: “ci colpisce l'attaccamento della gente a San Girolamo. Vorrei sottolineare due aspetti della sua vita: fondò la compagnia della pace, la quale rispondeva alla guerra con la non violenza; la compagnia delle donne sapeva credere al Vangelo per annunciarlo alle persone aiutando il Santo proprio qua a Somasca. San Girolamo è stato un santo che ha intuito la necessità di dare il giusto valore al laico”.
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La funzione delle 9
La messa delle 9 è stata invece presieduta da mons. Maurizio Rolla, vicario episcopale lecchese insieme a mons. Angelo Riva, parroco di Carenno, don Adriano Locatelli e padre Antonio Borali. Mons. Rolla durante l'omelia ha spigato: “Anche questa mattina siamo venuti in questo Santuario, magari un po' a fatica perché la mattina quando ci svegliamo dobbiamo affrontare i nostri problemi famigliari. Non è facile far dilatare il nostro cuore per essere pronti ad accogliere la parola di Dio. Viviamo un periodo in cui i giovani si danno allo sballo, non vanno più a messa. Ma nella giornata di oggi San Girolamo ci insegna la carità, accogliendo i poveri e i deboli. Mettiamo nella nostra vita Gesù, seguiamolo, non rimaniamo sul balcone di casa nostra a guardare quelli che fanno il bene, ma scendiamo in strada senza vergogna. Solo così ci metteremo alla sequela di San Girolamo Emiliani”.
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Monsignor Beschi ha presieduto la funzione delle 10.30
Mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, ha presieduto la solenne concelebrazione delle ore 10.30, con i padri e i sacerdoti della Valle San Martino, presenti anche le autorità civili e militari. “Nel Vangelo - ha spiegato mons. Beschi nell'omelia - che abbiamo ascoltato si dice “Se vuoi essere perfetto, va vendi tutto quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli, poi vieni e seguimi”.
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Questo è ciò che fece San Girolamo. Noi pensiamo che la povertà sia qualcosa di diverso: noi credenti sappiamo che Dio soccorre l'uomo nella povertà ed è in Gesù troviamo la conferma. La povertà si manifesta in caratteristiche diverse: c'è quella materiale, quella culturale e quella spirituale. Anche noi quindi siamo in una condizione di povertà per la caducità delle nostre vite. Dobbiamo imparare a vedere la vita, nelle condizioni dei poveri. Gesù e i santi diventano perciò dei maestri”. E ancora: “Dobbiamo rispettare la dignità di ogni persona poiché figlia di Dio. Inoltre oggi esiste anche la povertà relazionale: pian piano ci troviamo soli, magarri con le sole non-relazioni del web. Dobbiamo riconoscerci fratelli poiché solo così ci riconosciamo figli di Dio. San Girolamo ha condiviso con i poveri, seguendo la via del crocifisso”.