Spaccio su Telegram: coinvolti anche minorenni. Perquisizioni in provincia di Lecco
Indagine partita dal ricovero di una 17enne a Monza: smascherata una rete attiva online, con minorenni coinvolti anche nei rave party tra Italia e Svizzera.

Una vasta operazione della Polizia di Stato ha portato alla scoperta di un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti tramite la piattaforma Telegram. Tra le persone coinvolte risultano anche otto minorenni.
Spaccio su Telegram: coinvolti anche minorenni. Perquisizioni in provincia di Lecco
L’indagine, come riporta Primamonza.it è stata avviata nell’aprile del 2024, a seguito del ricovero all’ospedale San Gerardo di Monza di una ragazza di 17 anni per sospetto abuso di alcol e droghe. I successivi accertamenti medici hanno confermato la presenza di cannabinoidi e cocaina nel suo organismo. Coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza e dalla Procura per i Minorenni di Milano, l’inchiesta ha portato in una prima fase all’identificazione del presunto fornitore della giovane, un 24enne residente a Monza e privo di precedenti penali.
Proseguendo con le indagini, è emersa l’esistenza di una rete composta da 17 spacciatori italiani, attivi principalmente in Brianza. Di questi, nove erano maggiorenni, con età compresa tra i 18 e i 37 anni, mentre gli altri otto erano minorenni tra i 16 e i 17 anni. Il gruppo operava attraverso i social network, in particolare Telegram, dove quotidianamente venivano smerciate cocaina, hashish e droghe sintetiche come anfetamine, ecstasy e ketamina. Quest’ultima veniva venduta soprattutto da due dei minorenni anche durante rave party nel nord Italia e in Svizzera, dove erano abituali frequentatori.
Nel corso dell’indagine, battezzata “Easy”, sono stati denunciati 17 cittadini italiani. Le forze dell’ordine hanno eseguito tre arresti in flagranza di reato e sequestrato un notevole quantitativo di stupefacenti: un chilogrammo di hashish, circa 200 grammi di ketamina, 50 grammi di anfetamine, 100 grammi di MDMA e oltre 3.000 pasticche di ecstasy, per un peso complessivo superiore al chilo.
Nella mattinata del 30 aprile, gli agenti della Squadra Mobile di Monza e Brianza, affiancati da unità cinofile, personale scientifico e reparti di prevenzione crimine della Lombardia e dell’Emilia Romagna, hanno dato esecuzione a due ordinanze di misura cautelare. Una è stata emessa dal GIP del Tribunale di Monza nei confronti di sette maggiorenni, l’altra dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Milano nei confronti di otto giovani. In totale, sono state effettuate 17 perquisizioni nelle province di Monza, Como e Lecco.
Tutti gli indagati risultano incensurati e, fino all’operazione odierna, non avevano mai avuto contatti con la giustizia. Molti di loro erano considerati insospettabili, inseriti in un contesto sociale apparentemente normale.