Incredibile

Riordina il garage e si ritrova tra le mani una bomba a mano

Teatro della singolare (per non dire esplosiva) scoperta è stata una rimessa nel comune di Mandello del Lario.

Riordina il garage e si ritrova tra le mani una bomba a mano
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Riordina il garage e si ritrova tra le mani una bomba a mano. Teatro della singolare (per non dire esplosiva) scoperta è stata una rimessa nel comune di Mandello del Lario.

Riordina il garage e si ritrova tra le mani una bomba a mano

La scoperta, che ha davvero dell’incredibile, è stata fatta da un’anziana residente in via Risorgimento ormai più di una settimana fa, ma la notizia è trapelata solo giorni dopo e, per fortuna, dopo che i Carabinieri, allertati dalla donna, avevano fatto intervenire gli artificieri.
L’ordigno è di tipo «Srcm», del peso di 240 grammi, utilizzato per decenni, a partire dal 1935, dall’Esercito Italiano soprattutto per le esercitazioni. Con tutta probabilità si trattava di un cimelio del marito, scomparso qualche anno fa, di cui la donna non era a conoscenza.

La SRCM Mod. 35 è una bomba a mano di tipo offensivo; si dicono offensive quelle bombe che disperdono schegge leggere, letali in un raggio inferiore rispetto alla distanza massima alla quale viene lanciata, coprendo l'avanzata del lanciatore senza bisogno per questo di cercare riparo. La distanza di lancio è infatti di 20-25 metri e quella d'azione delle schegge di 10-15. Il funzionamento della SRCM non è a tempo, bensì a percussione: l'ordigno cioè, una volta lanciato, esplode solo all'impatto col terreno. Il corpo bomba in lamierino d'alluminio contiene 43 grammi di tritolo o 46 grammi di miscela tritolo/trinitro-naftalina che, al momento dell'esplosione, frammentano in schegge un filo metallico avvolto internamente.

Il lancio avviene dopo aver tolto la prima sicura (di maneggio e trasporto); durante la parabola la cuffia aerodinamica sfila la seconda sicura (prima traiettoria) e libera lo spazio tra il percussore e la capsula di innesco, attivando fisicamente la bomba; la terza sicura (funzionamento universale) consentirà all'ordigno di completare il volo fino a quando, all'impatto col terreno, si avrà l'esplosione.

Durante la guerra le SRCM furono usate anche come mine antiuomo con opportune modifiche. Montate prive della sicura all'interno di una struttura tubolare con un perno che funzionava da percussore quando calpestato scorrendo infine nel tubo urtandolo[

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